Tour de France 2024 – Successo francese, Roglic preoccupante e sprint reale a Torino: ecco i nostri dibattiti sul Tour

Tour de France 2024 – Successo francese, Roglic preoccupante e sprint reale a Torino: ecco i nostri dibattiti sul Tour
Tour de France 2024 – Successo francese, Roglic preoccupante e sprint reale a Torino: ecco i nostri dibattiti sul Tour
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Il Tour des Français ha avuto successo?

Due vittorie di tappa su due, una maglia gialla, emozioni pazzesche e scenari magnifici…. Questo inizio in Francia è straordinario per il clan francese e nessuno, assolutamente nessuno, avrebbe osato scommettere su un inizio del genere. Era già ottimistico sognare un risultato del genere al termine di questa 111esima edizione. Quindi sì, ovviamente il Tour des Français è già un successo!

Dopotutto, dobbiamo tornare all’edizione 2020 (vittoria e maglia gialla per Alaphilippe, vittoria per Peters) per trovare un Tour de France così riuscito per i francesi e, ad eccezione del 2019, è ora e già il migliore risultati dall’edizione del 2012 Anche se dovremo sicuramente aspettare una Top 10 di Guillaume Martin e/o Romain Bardet per farne un’ottima edizione, è già un successo.

Vauquelin trionfa, ma Bardet perde la maglia gialla: in video l’arrivo della 2a tappa

Non sarò elegante come Jean-Baptiste. Ovviamente, alla luce di questo primo fine settimana, è molto difficile non emozionarsi. Bisognava tornare al 1968 per vedere le tracce di un inizio così grandioso del Tour de France per la Francia. E alle vittorie, Romain Bardet e Kevin Vauquelin hanno aggiunto per la prima volta stile e un’enorme dose di emozione.

Eppure, ai miei occhi, questo meraviglioso primo fine settimana non basterà. Salvo un miracolo di Romain Bardet, o anche di Guillaume Martin, la Francia non avrà un rappresentante di alto rango nella classifica generale. Inoltre, le prossime tre settimane potrebbero sembrare molto lunghe se non si presentassero più corridori francesi. Mi aspetto qualcosa da un David Gaudu, un Lenny Martinez o altri.

Roglic, è preoccupante?

Aspettavamo con impazienza la salita del San Luca per avere maggiori indicazioni sullo stato di forma dei favoriti. Se Jonas Vingegaard ha rassicurato, difficile dire lo stesso di Primoz Roglic. Lo sloveno della Bora-Hansgrohe, pur essendo due volte vincitore in vetta alla salita sopra Bologna del Giro dell’Emilia, normalmente molto a suo agio su questo tipo di piste, è apparso sorprendentemente in difficoltà, al punto da restare indietro per un po’ dagli gruppo dei favoriti prima dell’attacco di Pogacar.

Se sul traguardo Roglic non ha perso molto su Pogacar e Vingegaard (21”), comunque indubbiamente superiori a lui, ha perso soprattutto tempo su Remco Evenepoel e Richard Carapaz, due avversari direttamente in corsa per il podio finale. I secondi persi forse non peseranno molto a Nizza, e forse anche da martedì a Valloire, ma l’impressione lasciata dallo sloveno questa domenica è abbastanza preoccupante.

Primoz Roglic

Credito: Getty Images

No, non sono preoccupato per Primoz Roglic. A San Luca si è sentito a casa ma il Tour d’Emilie non è il Tour de France dove la posta in gioco si moltiplica e il posto a volte è molto difficile da trovare. Dato che non traggo conclusioni affrettate sulle forme di Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard o Remco Evenepoel, non lo faccio per lui.

Ai miei occhi non è perché è rimasto bloccato su una pendenza di quasi il 20% che si troverà in difficoltà sulle Alpi, nelle cronometro o sui Pirenei. Aspetto di vederlo martedì sulle piste del Galibier per avere una prima impressione anche se penso che il modo di correre di Tadej Pogacar non si adatti assolutamente alle sue qualità e che soffrirà per tre settimane.

Chi vincerà a Torino?

Inutile discutere del grande favorito di lunedì: il suo nome è Jasper Philipsen. Quattro volte vincitore di tappa e maglia verde lo scorso anno, il velocista dell’Alpecin-Deceuninck sarà l’uomo da battere a Torino, soprattutto con Mathieu Van der Poel come pilota. Ma, nel 2024, il vincitore della Milano-Sanremo non è stato finora dominante come la scorsa stagione e non sembra più così intoccabile.

Visto l’inizio infernale del Tour de France per i francesi, e la previsione di pioggia per lunedì che potrebbe cambiare le carte, punterei su una quota alta: Arnaud Démare. Il team Arkéa-B&B Hotels si disinibisce dopo il primo successo di un Grande Giro ottenuto domenica e il francese ha mostrato gambe interessanti verso Bologna, dominando lo sprint intermedio. La fiducia non è delle migliori ma, con la vittoria di Vauquelin, potrebbe riservare una sorpresa, soprattutto trovando la sua strada.

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Capisco perché Jean-Baptiste voglia scommettere sulla vittoria della Francia, del resto la dinamica è da questa parte! Ma non riesco a immaginare Jasper Philipsen battuto questo lunedì a Torino. Dopotutto, l’altro grande velocista di questa stagione si chiama Tim Merlier e al Soudal Quick-Step abbiamo deciso di radunarci solo attorno a Remco Evenepoel e lasciarlo a casa.

Senza Merlier non direi che Philipsen non abbia avversari, ma penso che nessuno dei presenti possa batterlo con regolarità. Senza uno sprint un po’ folle, forse a causa della pioggia, Philipsen sarà imbattibile ai miei occhi. E nonostante ciò rimane il mio preferito, molto più avanti degli altri.

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