XV di Francia – Judicaël Cancoriet: “Cerco di non farmi diecimila domande”

XV di Francia – Judicaël Cancoriet: “Cerco di non farmi diecimila domande”
XV di Francia – Judicaël Cancoriet: “Cerco di non farmi diecimila domande”
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Assente in azzurro dalla tournée estiva del 2018 in Nuova Zelanda, la terza fila Judicaël Cancoriet è uno dei 42 giocatori selezionati dal tecnico di France XV Fabien Galthié. A lui piace…

Qual è stata la tua sensazione nel momento in cui sei stato convocato, sei anni dopo, con il XV di Francia per questa tournée in Argentina?

È davvero bello tornare, ritrovare la squadra francese, il suo staff che non conoscevo. Ci sono stati molti cambiamenti, molti volti nuovi. Anche il modo in cui funziona si è davvero evoluto. Ho la sensazione che il XV di Francia abbia uno status diverso rispetto a quello che conoscevo in passato.

Ricordi la tua ultima selezione per la squadra francese?

È stato all’Eden-Park contro la Nuova Zelanda durante il tour estivo del 2018. Abbiamo preso una dura batosta, davvero una grande sconfitta (52-11, 9 giugno 2018). Questo è l’ultimo ricordo che ho del mio periodo in azzurro.

Come hai vissuto questi sei anni lontano dalla nazionale francese?

Ho fatto come tutti gli altri, l’ho visto evolversi, esibirsi, emozionare tutti gli appassionati di rugby. E nel profondo, speravo di poter tornare in questo gruppo un giorno. È stato necessario un grande sforzo personale.

Il tuo arrivo a La Rochelle ha rilanciato completamente la tua carriera?

La stagione è andata piuttosto bene con La Rochelle. Non è stato sempre facile, ma abbiamo saputo alzare la testa per cercare di arrivare più lontano possibile. Poi, purtroppo, è finita in semifinale. Ma confermo che il mio arrivo a La Rochelle mi ha fatto bene.

È difficile immergersi in un nuovo progetto dopo questa sconfitta in semifinale?

Sì e no. La delusione legata alla sconfitta è forte, ma siamo stati accolti molto bene dallo staff della Nazionale francese. Hanno fatto di tutto per garantire che riprendessimo rapidamente la testa e ci concentrassimo rapidamente sulle prossime scadenze. Ora, fisicamente, non è semplice. Durante l’allenamento, Fabien (Galthié) ha visto che ad un certo punto ero un po’ duro. Me lo ha detto (ndr: sta ridendo). Ma è bello vedere tutti i giovani di questo gruppo che ci tirano su. Ma ricordo che nessuno rinunciava a questo esercizio fisico.

Hai giocato molto in questa stagione. In che stato fisico ti trovi?

Sono uno di quelli che cercano di prestare attenzione al proprio corpo, di prestare attenzione ai piccoli avvisi. E poi resisto. Oggi cerco di non ascoltare troppo il mio corpo per dare il massimo per la squadra.

Pensi di avere una carta da giocare in questo tour?

Cerco di non farmi diecimila domande. Mi unisco ad una squadra, ad un nuovo gruppo. Sto cercando di trovare la mia strada e di vivere l’esperienza umana al massimo. L’obiettivo è integrare rapidamente il piano di gioco ed esibirsi collettivamente.

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