L’Unione non è stata in grado di continuare questo fine settimana. La partita dell’OHL è stata molto frustrante.
Noah Sadiki è uno dei giocatori più schietti nell’intervista sul versante unionista, questo è vero soprattutto in questa stagione, dove i granelli di sabbia nella macchina sono più numerosi. Nuova illustrazione in occasione della condivisione di Lovanio, durante la quale la squadra aveva comunque tutto in mano per vincere.
Di ritorno da una sosta per le Nazionali che lo ha visto disputare due partite con la nazionale congolese, Sadiki aveva ancora in mente la partita di riferimento contro il Genk: “Ho detto che non è perché facciamo quattro gol una volta che dobbiamo credere di essere arrivati”, si lamenta. Le Soir.
8 azioni in 15 partite
“Per sperare di tornare nella direzione giusta dobbiamo riuscire a confermare questo successo e sicuramente lontano da casa dove non prendiamo molti punti (nessun minimo successo al di fuori del Parc Duden in campionato). Perché? Non riesco davvero a spiegarlo. Oggi non eravamo al livello che dovremmo essere”, continua.
Ma il centrocampista non vuole spiegare questa differenza con l’autocompiacimento: “Non credo. Se guardiamo la classifica, non credo che possiamo permetterci questo tipo di comportamenti”.
Resistere dieci contro undici a fine partita? Ai suoi occhi l’ultima delle cose: “Certo, viste le circostanze e questo cartellino rosso di Charles Vanhoutte, che trovo piuttosto grave, potremmo ritenerci contenti su questo punto. Ma, più in generale, trovo che “Noi soprattutto ne ho persi due. Non sono abbattuto, sono disgustato.” L’Unione proverà a rifare la ciliegina sulla torta…muovendosi, con una partita di Europa League in casa dell’FC Twente.