Dopo aver affrontato avversari meno vincenti, il Brest, grande sensazione della Champions League di questa stagione, parte per salire a bordo di un’ammiraglia, il Barcellona. Sarà questo martedì, 26 novembre 2024, in Catalogna durante la 5a giornata della Coppa dei Campioni più prestigiosa, con tutto da vincere per il Brest.
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“Per noi è prevista una squadra piccola, cercheremo di non avere troppi complessi di superiorità per ottenere un buon risultato lì”ha scherzato l’allenatore Eric Roy menzionando questo incontro con il leggendario club catalano, cinque volte vincitore dell’evento.
In classifica, con 10 punti e il quarto posto nella fase a gironi della competizione, al via della 5a giornata, i bretoni sono davanti ai blaugrana, alle loro spalle al sesto posto, di una lunghezza.
Quasi certi di arrivare almeno agli spareggi per gli ottavi – secondo la statistica Opta il rischio di mancarli è solo dello 0,7% – si avvicinano comunque senza pressioni alla seconda metà dell’andata.
Anche sul piano finanziario, l’essenziale è più che assicurato per lo Stade Brestois dopo la vittoria a Praga (2-1) di tre settimane fa se aggiungiamo i sette milioni di euro che entreranno nelle casse del club grazie ai punti realizzati, oltre al 18,6 automatico. milioni incassati per la sua partecipazione, oltre al bonus di classifica e ad un eventuale bonus in caso di qualificazione.
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“Stanno facendo un ottimo lavoro. Non è un caso che non abbiano perso una partita e se manchiamo loro di rispetto lo pagheremo caro. Sono ben organizzati, si proiettano velocemente in contropiede e sono forti fisicamente (. ..) Finora hanno dimostrato di poter essere competitivi in Champions League.”ha dichiarato in conferenza stampa Inigo Martinez, il difensore centrale spagnolo.
Anche il tecnico tedesco Hansi Flick ha elogiato la squadra bretone “su un’ottima dinamica” e chi “merita i suoi dieci punti in classifica”credendo che i suoi giocatori debbano soprattutto “avere il controllo della palla” riconquistare la vittoria dopo due passi falsi nella Liga (sconfitta contro la Real Sociedad, pareggio a Vigo).
I catalani dovranno farlo “correggere gli errori” che gli è costato punti durante le ultime uscite, insistendo sul “concentrazione” e il “solidarietà”.
Sesto in classifica, un punto dietro al Brest, quarto e imbattuto avendo affrontato avversari meno capaci del cinque volte campione d’Europa, il Barça sarà privato ancora una volta del suo giovane prodigio Lamine Yamal, infortunato alla caviglia destra, ma dovrebbe registrare i ritorni al gruppo dei difensori spagnoli Alejandro Baldé ed Eric Garcia.
I Ty Zef non intendono però concludere la prima fase a ruota libera. “Quello che è certo è che nelle prossime partite cercheremo comunque di fare punti per continuare ad avanzare in questa competizione”aveva promesso Eric Roy nella Repubblica ceca. Da lì ad andare al Barcellona per vincere? “Questa è un’altra storia.”ha aggiunto.
Dopo la Catalogna, i bretoni affronteranno il PSV Eindhoven a Guingamp, dove si sono stabiliti per la competizione, come richiedono gli standard UEFA, prima di sfidare lo Shakhtar Donetsk in campo neutro in Germania e poi ospitare il Real Madrid per la finale.
Nello stadio Olimpico di Montjuic, dove il club catalano ospita durante i lavori di ammodernamento del mitico Camp Nou, Roy e i suoi giocatori sembrano ai piedi di un Everest.
Sorpresi dal Monaco (2-1) alla prima giornata, i catalani da allora sono stati spietati nello schiacciare Young Boys di Berna (5-0), Bayern Monaco (4-1) e Stella Rossa Belgrado (5 -2).
I bretoni avranno però motivo di credere nell’impresa. Pur essendo leader della Liga, il Barça ha appena commesso due passi falsi nel campionato nazionale, con una sconfitta contro la Real Sociedad e un pareggio a Vigo.
Con il suo calcio offensivo e attraente, l’approccio tattico di Hansi Flick, il nuovo allenatore dei catalani del Bayern Monaco, è stato spesso premiato, in particolare con prestigiose vittorie contro Bayern e Real. Ma rimane estremamente rischioso e richiede un’estrema concentrazione da parte dei suoi difensori.
Il finale della partita di Vigo, dove i catalani hanno perso la bussola subendo due gol in due minuti a causa di errori individuali – tra cui un grosso errore di Jules Koundé -, ha mostrato ai brestois che dovranno giocare duro fino alla fine e provare a spingere il blocco avversario in un errore.
Per fare questo, dovranno ignorare la loro situazione molto meno stellare in Ligue 1, dove il Brest resta a tre sconfitte ed è solo tre passi avanti rispetto alla zona rossa.
Ma dall’inizio della stagione, l’Europa ha imparato, al di là della Ligue 1, che il Brest non è impossibile.