LNAH: piccola polemica per Maxim Lapierre e Guillaume Latendresse

LNAH: piccola polemica per Maxim Lapierre e Guillaume Latendresse
LNAH: piccola polemica per Maxim Lapierre e Guillaume Latendresse
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Non appena Maxim Lapierre e Guillaume Latendresse hanno svelato qualche settimana fa il logo della loro nuova squadra, il Bataillon de Saint-Hyacinthe, la somiglianza con quello dell’Assurancia de Thetford ha fatto discutere.

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I due ex giocatori canadesi hanno presentato un cavaliere vestito con armatura ed elmo, mazza da hockey in mano, guardando a destra. Sono le stesse caratteristiche del logo dell’Assurancia, squadra campione della North American Hockey League. Ciò che li differenzia sono i colori: arancione e nero per il club Chaudière-Appalaches, mentre quello di Montérégie punta sul kaki, nero e grigio.




SCREENSHOT TRATTO DALL’ACCOUNT X DI GUILLAUME LATENDRESSE

Il logo che Maxim Lapierre e Guillaume Latendresse hanno presentato l’8 maggio per la loro squadra LNAH.




SCREENSHOT TRATTO DALLA PAGINA FACEBOOK THETFORD ASSURANCIA

Il logo dell’Assurancia de Thetford, squadra campione della North American Hockey League.

Una richiesta da Thetford Mines

Lapierre e Latendresse lo hanno spiegato nel loro podcast La Tasca Blu, Mercoledì sera, che i vertici di Assurancia li avevano contattati.

“Sono nel campionato da 25 anni”, ha ricordato Latendresse. Ci hanno chiesto se potevamo rielaborare il logo. Non abbiamo realizzato merchandise o maglie. Abbiamo detto subito che avremmo lavorato di nuovo”.

La coppia che ricopre le cariche di proprietario e direttore generale ha acconsentito, volendo evitare il battibecco, e è già tornata al tavolo da disegno.

«Alla fine siamo qui per divertirci», ha spiegato Lapierre, senza presentare un nuovo logo.

I due amici assicurarono che il nome, in particolare in onore del 6e Battaglione Reale 22e Reggimento con sede a Saint-Hyacinthe e i colori non cambierebbero.

“Prometto che non assomiglierà al logo dei Boston Bruins!” rise Lapierre, orgoglioso di annunciare che gli abbonamenti erano gratuiti, ponendo così fine alla piccola polemica sul logo.

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