All’indomani di Spagna-Svizzera, che ha concluso l’avventura della Società delle Nazioni e l’anno 2024 per la squadra guidata da Murat Yakin, è tempo di bilanci e di sguardo al resto delle operazioni, dopo un Euro incoraggiante ma un autunno disastroso. ..
Presente in nazionale a Euro 2004 in Portogallo, Sébastien Roth, ex portiere di Delémont, Servette e Lorient in particolare, lancia uno sguardo senza compromessi alla squadra svizzera alla fine di questo anno finanziario 2024 pieno di alti e bassi.
RTSsport.ch: Sébastien Roth, l’anno della Svizzera si è concluso lunedì sera con un’altra sconfitta in Spagna, dopo un quarto di finale agli Europei e quindi una disfatta nella Nations League…
SEBASTIEN ROTH: E quest’anno si chiude con tante domande. Come può questa squadra mostrare due volti così diversi? Sicuramente non sono un tifoso della Nations League, ma più ancora dei risultati è il modo che mi delude nelle uscite autunnali. Per fortuna la Svizzera ha avuto il suo miglioramento al momento giusto, all’Euro! Ma come è possibile passare dal tutto al quasi nulla in così poco tempo? Se avessi la risposta te la darei…
RTSsport.ch: Murat Yakin viene spesso ridicolizzato, soprattutto i suoi giocatori. Alcuni dicono che l’Euro sia stato un colpo di fortuna per l’allenatore!
SEBASTIEN ROTH: Non ci penso nemmeno per un momento! Murat ha giocato alcuni grandi tornei da giocatore, ha giocato in grandi club e ha qualità. È qualcuno che ha una reale capacità di unire una squadra attorno a un obiettivo specifico. E’ un bon vivant, un bravo ragazzo, che sa come farsi seguire da un gruppo in una competizione importante, per creare l’atmosfera giusta per un incontro come questo. Invece forse gli risulta più difficile negli eventi una tantum, di 6-7 giorni, ecc…
RTSsport.ch: Ma possiamo porre la domanda anche nella direzione opposta: anche alcuni giocatori hanno difficoltà ad “entrare” in queste partite della Nations League?
SEBASTIEN ROTH: Abbastanza! È anche frustrante vedere questa squadra capace di eccellere in un torneo, ma non portare a termine. Quindi sì, saper alzare il proprio livello di gioco come è stato fatto agli Europei è sicuramente una bravura, ma bisogna saper battere Danimarca e Serbia, almeno una volta, per non affondare. Alcuni brandiscono scuse, menzionano l’arbitraggio, la sfortuna, ecc. Ma la fortuna accade. Ehi, sono dell’opinione che sia meglio cercare all’interno del gruppo cosa abbiamo fatto di sbagliato piuttosto che cercare le cose all’esterno.
È frustrante vedere questa squadra capace di eccellere in un torneo, ma non dare seguito…
RTSsport.ch: Quest’anno abbiamo visto una squadra svizzera a volte senza certezze, soprattutto in termini di sistema di gioco…
SEBASTIEN ROTH: Questa squadra non ha un’identità chiara. Sì, il sistema cambia molto, ma a volte anche le persone sono cambiate parecchio. Alcune volte per obbligo, altre no. Murat Yakin ha provato tante cose, ma penso che per il bene di una squadra, e anche se i giocatori devono sapere come giocare con sistemi diversi, ad un certo punto bisogna prendere una decisione, decidere e attenersi ad essa . Con la Svizzera non si sa mai se presseranno, non presseranno, faranno la giocata, non faranno la giocata, ecc. Qual è il progetto, qual è la filosofia?
RTSsport.ch: Abbiamo parlato del negativo. Nella colonna positiva c’è ovviamente l’Euro…
SEBASTIEN ROTH: Ah sì, il miglioramento di cui parlavo è avvenuto nel momento ideale. Ricordiamo però che anche in Germania non tutto è stato perfetto, come la partita contro la Scozia. Ma sì, elimini l’Italia e fai impressione. Come con la Francia durante l’edizione precedente. Da Euro 2020 tutti ricordavano solo quello, mentre le 3 partite del girone sono state davvero mediocri. Quest’anno la Svizzera ha ottenuto qualche successo, tutto qui. Per un’annata di successo sarebbe stato necessario poter continuare, dimostrare di essere cresciuti.
La Nazionale non è il Torneo della Campagna. Sì, è bello voler integrare le persone, ma dopo un po’ bisogna guadagnarsi la selezione…
RTSsport.ch: Ora passiamo alle qualificazioni ai Mondiali 2026, che non saranno facili. Cosa ne pensi della Svizzera?
SEBASTIEN ROTH: Sembra complicato, ma la Nazionale ha già la possibilità di essere testa di serie prima del sorteggio di metà dicembre, il che potrebbe permetterle di avere un girone più accessibile. Sulla carta dovrebbe essere giocabile. Dovrà comunque fare meglio rispetto agli ultimi tre mesi. Tocca a Murat Yakin definire un quadro reale, con più di 11 giocatori, in modo da avere una struttura solida per affrontare questa scadenza nelle migliori condizioni possibili. Il tempo dei test è finito, ai miei occhi. La Nazionale non è il Torneo della Campagna. Sì, è bello voler integrare le persone, ma dopo un po’ la selezione si guadagna.
RTSsport.ch: Alcuni nuovi mostravano ancora cose interessanti. Ciò potrebbe anche spingere i titolari abituali a dare qualcosa in più in futuro?
SEBASTIEN ROTH: Questa è una delle domande che si pongono oggi, sì. Per questo l’allenatore dovrebbe andare in questa direzione, sfruttare le prestazioni di Kutesa, Monteiro, Amenda e altri per creare una competizione vera e sana, per dare una scossa al gruppo. Ho avuto spesso l’impressione, in questi mesi, che 11, 12, 13 giocatori non rischiassero molto. Lì Murat Yakin forse ha qualcosa per il gruppo, una leva, un’arma, per dare energia alla sua squadra.
Arnaud Cerutti