Parlare di peso con un atleta, un argomento delicato per gli allenatori – rts.ch

Parlare di peso con un atleta, un argomento delicato per gli allenatori – rts.ch
Parlare di peso con un atleta, un argomento delicato per gli allenatori – rts.ch
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Discutere di peso e aspetto con un atleta è complicato per gli allenatori. L’associazione And You organizza a fine novembre un convegno per sensibilizzare chi sta intorno agli atleti ad avvicinarsi a questi temi in sicurezza, perché un’osservazione, anche innocua, può nuocere alla salute psico-fisica degli atleti.

Discutere della questione del peso con un atleta significa entrare nella sua privacy. Un singolo commento, che riguardi la perdita o l’aumento di peso, può ferire e causare danni. “Dipende dal commento, dalla fiducia e dall’immagine che l’atleta ha del suo corpo”, spiega Laurence Chappuis, psicologa dello sport, a La Matinale de la RTS.

Secondo lei, qualsiasi allusione al peso può essere percepita negativamente: “Ciò può significare per l’atleta che non si sente a proprio agio con la propria immagine corporea o con i propri sentimenti. I giovani, influenzati dai social network, spesso si confrontano e pensano che avrebbero prestazioni migliori se fossero più muscolosi o più leggeri Un’osservazione inappropriata può quindi portare a disturbi alimentari.”

Gli atleti possono infatti sviluppare un rapporto conflittuale con il proprio corpo, che rimane il loro principale strumento di lavoro. Quando i disturbi alimentari prendono piede, le conseguenze sulla salute possono essere gravi e durature, incidendo sulla carriera sportiva e sul benessere personale. “Si può parlare anche di maltrattamenti, anche se non sono intenzionali”, sottolinea Laurence Chappuis.

Un argomento ancora più delicato in adolescenza

Il pericolo è ancora maggiore quando l’atleta è un adolescente in crescita. Gli allenatori devono essere vigili e affrontare questi problemi in privato e con tatto.

“A volte è necessario coinvolgere i genitori o suggerire un consulto con un medico o un dietologo. È imperativo non fare mai commenti sul peso in pubblico, soprattutto davanti al resto del gruppo, poiché ciò può essere ancora più doloroso”, consiglia Laurence Chappuis.

L’allenatore deve osservare come si sente l’atleta nel suo ambiente sportivo, come si evolve il suo corpo, senza concentrarsi esclusivamente sul suo peso.

Laurence Chappuis, psicologo dello sport

È essenziale che la conversazione rimanga un dialogo rispettoso, incentrato sul benessere generale dell’atleta. “L’adolescenza è un periodo in cui è fondamentale lasciare che i giovani crescano al proprio ritmo. L’allenatore deve osservare come si sente l’atleta nel suo ambiente sportivo, come si evolve il suo corpo, senza concentrarsi esclusivamente sul suo peso”, aggiunge.

Laurence Chappuis incoraggia un approccio interdisciplinare al trattamento di questi argomenti. Piuttosto che lasciare solo l’allenatore di fronte a questa responsabilità, è meglio ricorrere a esperti, come psicologi o nutrizionisti.

Il peso, un posto centrale in alcuni sport

Se il peso può influenzare la prestazione, soprattutto negli sport di resistenza dove forza e leggerezza devono essere bilanciate, non dovrebbe essere l’unico criterio da prendere in considerazione. “È fondamentale che l’atleta possa autodeterminarsi, fare qualcosa in base a ciò che gli viene detto, senza sentirsi obbligato a seguire le ingiunzioni. L’obiettivo deve essere uno scambio costruttivo”, spiega Laurence Chappuis.

L’87,5% dei giovani atleti della Svizzera romanda sono stati vittime di violenza psicologica, compresi commenti sul peso

Studia all’Università di Losanna

Per un supporto efficace, l’allenatore deve considerare l’atleta nel suo insieme: “Dobbiamo fare il punto su tutte le capacità, i punti di forza e di debolezza dell’atleta per aiutarlo ad andare avanti. Il peso non aumenta non è sempre un argomento prioritario; altri aspetti possono essere più determinante nel migliorare le prestazioni.”

UN studio recentemente condotto dall’Università di Losanna rivela che l’87,5% dei giovani atleti della Svizzera romanda sono stati vittime di violenza psicologica, compresi commenti sul peso. Questa cosiddetta violenza interpersonale proviene principalmente da compagni di squadra e allenatori. Questi dati allarmanti sottolineano l’urgenza di mettere in atto politiche di prevenzione per proteggere i giovani atleti.

Conferenza “Parlare di peso con gli atleti” ospitata da Laurence Chappuis e dalla dottoressa Nathalie Wenger, il 27 novembre a Losanna. Maggiori informazioni su associazioneandyou.ch

Caroline Reymond/prove

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