“È arrivato con i jeans strappati. A quel tempo, non molte persone lo indossavano. Aveva il suo grande sorriso… senza denti sporgenti. Ricordo che era già una rock star.
Questo è quello che mi ha detto Martin Pouliot, scout dei Washington Capitals per 25 anni.
Ricorda ancora molto bene questo incontro tra Ovechkin e lo staff delle Capitali. Era lui o Malkin. “L’uno o l’altro diciamo che non avremmo sbagliato”, ride.
Foto GIORNALE DI MONTREAL
“Malkin era il trequartista dalle mani d’oro. Era un ragazzone. Ma per noi è stata unanime. Volevamo andarci con il pennarello. Tutti lo aspettavano da quando aveva 14 anni”, continua.
Genitori “orsi”.
Anche la storia familiare di Ovechkin lo ha favorito, ricorda lo scout. Sua madre, ex giocatrice di basket, ha due medaglie d’oro olimpiche. Suo padre era un giocatore di calcio. Genitori dall’aspetto da “orso”, a quanto pare. E il risultato è un piccolo Alex, 6’3″ e 240 libbre. “È così imponente”, afferma Martin Pouliot.
Foto tratta da FACEBOOK / MARTIN POULIOT
Si aspettava che un giorno avrebbe battuto il record di Wayne?
“Non lo avrei mai pensato. Gretzky era troppo dominante ai suoi tempi”.
La differenza è che, secondo lui, le partite non gli mancano. “Sopporta il dolore. A volte non segna per 10 partite e tutti si chiedono perché. Potrebbe essere perché ha un infortunio. Ma non si lamenta. Giocherà comunque”
Vuole batterlo e lo batterà
Lo scout del Quebec semplicemente non riesce a credere a quello che è ancora capace di fare a 39 anni. “Tutti sanno dove si adatta e funziona ancora.”
Se questo record poteva, a mio avviso, rappresentare una distrazione per i Capitals, che avrebbero dovuto crollare in classifica, Martin Pouliot è felice di dirmi che sta accadendo l’esatto contrario.
“Il nostro buon inizio di stagione è un po’ legato a questo. I ragazzi sono entusiasti. Quando segna sono tutti contenti. […] Ovechkin è concentrato. Ve lo dico: vuole battere il record. E lo batterà”.