Fino a un mese fa nessuno immaginava i Nets capaci di fare il guastafeste a Est. Eppure, una cosa promessa, una cosa dovuta, i giocatori di Jordi Fernandez si danno da fare, a volte su tutti i terreni, e danno filo da torcere agli avversari. Come ieri sera, nel derby contro i Knicks. Sotto di 21 punti, i compagni di Dennis Schroder hanno quasi firmato il colpo della serata. Hanno condotto 11 secondi per tutto il secondo tempo, e ci è voluta una doppia impresa di Jalen Brunson, poi di Mikal Bridges perché i Knicks vincessero finalmente 124-122.
“È la natura stessa di questo campionato” riassume Tom Thibodeau, parlando della tripla vittoriosa di Brunson a sei secondi dalla sirena. Si tratta dello stesso Brunson che due giorni fa ha mancato il canestro della vittoria contro i Bulls. “C’è quella delusione, e poi si riprende per trovare un modo per farci vincere. Questo la dice lunga su di lui. Doveva reagire, prendere quel tiro e metterlo dentro… Ci è voluto coraggio per riprovarci e questo la dice lunga su questa squadra”. continua l’allenatore dei Knicks.
Decisivo Mikal Bridges
Dietro, i Nets hanno sei secondi per pareggiare o vincere. È Schroder che si precipita nel cerchio e Bridges lo mette sul tabellone. “La gente lo spinge a essere perfetto” riferisce a Josh Hart del suo amico e nuovo compagno di squadra. “La bellezza di Mikal è che va là fuori e trova il modo di avere un impatto sul gioco anche se non riesce a mettere a segno i suoi tiri. Quindi siamo felici per lui. Lo abbiamo scambiato con cinque giocatori che non sono ancora nella NBA e a noi va bene. »
Autore di 22 punti (4 su 7 da 3), 5 rimbalzi, 4 assist, 1 intercetto e quindi 1 stoppata, Bridges non ha fatto alcun favore ai suoi ex compagni, e il suo inserimento è confermato. “Cambia il gioco e lo influenza in modi diversi”, ribadisce Hart. “La gente vuole parlare di tiri, azioni o altro… Ma è per questo che reclutiamo un ragazzo come lui: per avere un tale impatto sul gioco, per compiere azioni decisive. È un giocatore che vince le partite. »
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