[Bilan de saison] Illiman Ndiaye: molta pressione su un ragazzo

[Bilan de saison] Illiman Ndiaye: molta pressione su un ragazzo
[Bilan de saison] Illiman Ndiaye: molta pressione su un ragazzo
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È la storia di un giovane giocatore di 23 anni arrivato dalla seconda divisione inglese a La Canebière. Un giocatore che doveva confermarsi in un club del calibro dell’Olympique Marsiglia. Uno sguardo alla prima stagione di Ndiaye sotto la maglia dell’Olimpo.

Illiman Ndiaye presentato al Vélodrome

Il giocatore non avrebbe mai dovuto subire tutto quello che ha sofferto. Viene accolto da una folla di tifosi, un trattamento normalmente riservato ai grandi giocatori che vengono in un club, come luiAlexis Sanchez. Non è un grande giocatore qui. All’epoca aveva solo 23 anni e giocava per lo Sheffield United, un club di seconda divisione inglese.

Ndiaye al suo arrivo a Marignane

Allora perché un giocatore di questo calibro è stato accolto come se fosse lui Messi della sua squadra? Con il pretesto che ha giocato per un anno nelle classi giovanili del club marsigliese e che ha fatto giocoleria al Saint-Charles. Una giustificazione più che ridicola e un’aspettativa esagerata da parte del giocatore che non avrà saputo accettare questa accoglienza.

Una stagione fallita…

Per la sua prima valutazione, il senegalese ha avuto una brutta stagione. Non ci ho messo molto a trovare i difetti di quest’ultimo: posizionamento vago e rifiniture quasi inesistenti. Per prima cosa possiamo dire che viene spostato da un posto all’altro. I diversi allenatori si susseguono. Ma in definitiva, quello che ci è stato elogiato come uno dei suoi pregi sarà comunque uno dei suoi peggiori difetti.

Ha perso opportunità. Riguardando le partite, vediamo che il giocatore si trova in tantissime situazioni calde davanti alle gabbie ma non riesce quasi mai a rimetterlo in secondo piano. E per un attaccante 4 gol e 3 assist in 46 partite sono davvero insufficienti, soprattutto per un trasferimento da 17 milioni di euro.

Nonostante tutto, possiamo avere motivi di speranza. È ancora un giocatore giovane! Ha mostrato qualità interessanti soprattutto nei passaggi e nel dribbling. Ndiaye è un gran lavoratore, la sua carriera ce lo dimostra: arrivato in Inghilterra in 5a divisione poi ceduto in prestito alla 6a divisione. È grazie alla forza mentale e al suo lavoro se è riuscito ad imporsi nell’anticamera della Premier League. E il desiderio non è qualcosa che può essere portato via. A differenza di un giocatore come Joaquín Correagli ha mostrato che voleva affermarsi all’OM.

Mi ricorda Leonardo Balerdi. Arrivato giovane con tanti difetti ma con uno stato d’animo impeccabile. Prima di diventare il beniamino del Vélodrome, l’argentino ha vissuto due stagioni molto complicate, piene di errori che ora ha cancellato.

Tutto quello che possiamo augurare al senegalese è di digerire il suo trasferimento, che continui a lavorare duro per avere una stagione migliore il prossimo anno.

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