Calcio dell’Algeria– L’USM Algeri (USMA) mostra una certa fiducia dopo l’udienza presso il Tribunale arbitrale dello sport (CAS) di Losanna nella causa tra esso e RS Berkane. Questo fascicolo riguarda la semifinale annullata della CAF Cup, dove una disputa si è intensificata a seguito dell’utilizzo di una maglia su cui era raffigurata la mappa geografica del Marocco, compreso il Sahara Occidentale. Ieri i rappresentanti dell’USMA, accompagnati da avvocati e dal segretario generale della Federcalcio algerina (FAF), hanno difeso vigorosamente la loro posizione davanti alla giuria del CAS, sperando di vincere la loro causa in questo delicato caso.
Durante l’udienza, l’USMA e la FAF hanno presentato forti argomentazioni legali contro la Confederazione di calcio africano (CAF) e la Federcalcio reale marocchina (FRMF). I rappresentanti algerini hanno sostenuto che l’approvazione da parte della CAF della maglia dell’RS Berkane andava contro le regole della FIFA, che vietano l’uso di simboli politici, etnici o razziali nelle competizioni sportive. Gli avvocati dell’USMA hanno sottolineato che l’esposizione della mappa che include il Sahara Occidentale rappresenta una violazione di questa regola, creando una situazione politica indesiderabile all’interno della competizione sportiva.
Non è la prima volta che la questione provoca tensione nelle competizioni africane, dove talvolta vengono proposti simboli o messaggi percepiti come controversi. In questo contesto, l’USMA spera che il CAS decida a favore di una rigorosa applicazione delle norme, al fine di garantire la neutralità politica del calcio africano.
Secondo una fonte vicina alla questione, il campo algerino è ottimista. Gli avvocati dell’USMA e il segretario generale della FAF hanno apparentemente presentato un’argomentazione convincente, sperando in una sentenza che possa porre fine all’uso di questi simboli sulle maglie delle squadre marocchine concorrenti. La sentenza del CAS dovrebbe essere comunicata nelle prossime settimane, con una decisione potenzialmente prevista entro la fine di dicembre 2024, o addirittura all’inizio del 2025. Se il CAS si pronunciasse a favore dell’USMA, questa decisione potrebbe annullare la sanzione pecuniaria di 40.000 dollari inflitta all’USMA. L’USMA lo scorso ottobre da parte della CAF per mancato rispetto delle normative. Questa sanzione, ritenuta ingiusta dall’USMA, rientra tra le motivazioni che spingono il club algerino a proseguire la battaglia legale.
Oltre all’USMA, una decisione favorevole potrebbe avvantaggiare anche altri club algerini impegnati nelle competizioni africane. Questi ultimi rischiano di ritrovarsi di fronte allo stesso problema se verrà mantenuta la controversa maglia dell’RS Berkane, o di altre squadre marocchine. In questo caso, la decisione del TAS potrebbe costituire un precedente, garantendo che tali simboli siano esclusi per evitare qualsiasi tensione geopolitica negli stadi.
Questa vicenda, seguita con attenzione da tifosi e organismi sportivi, rappresenta per il TAS un’occasione per chiarire la posizione del calcio su questioni dai forti connotati politici. Decidendo contro l’uso di questo tipo di simbolo, la Corte potrebbe riaffermare il ruolo della FIFA e della CAF come organismi che garantiscono la neutralità e il fair play nello sport.
L’USMA e la FAF, fiduciosi nella loro difesa, sperano che un verdetto a loro favore porti grande sollievo non solo al club, ma a tutto il calcio algerino.
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