lo stadio di Dortmund e il suo mitico “muro giallo”, vestigia di una Ruhr popolare e industriale

lo stadio di Dortmund e il suo mitico “muro giallo”, vestigia di una Ruhr popolare e industriale
lo stadio di Dortmund e il suo mitico “muro giallo”, vestigia di una Ruhr popolare e industriale
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I piloni gialli che sostengono il tetto dello stadio, gigantesche zampe di vespa di metallo, sono visibili a chilometri di distanza. A Dortmund sono diventati un emblema, poiché la città della Ruhr vibra tanto per il suo stadio e la sua atmosfera quanto per i successi della squadra residente, il Ballspielverein Borussia Dortmund (BVB) e i suoi colori giallo e nero. In nessun altro posto in Germania uno stadio è oggetto di tale devozione.

Con 81.000 posti nella sua configurazione massima, il Signal Iduna Park di Dortmund – o Westfalenstadion per puristi e veterani – è lo stadio più grande della Germania; e di conseguenza Euro 2024. Inaugurato nel 1974, “il tempio”, come lo chiamano i tifosi, non esclude alcun simbolo della regione: i passaggi, le scale, le tribune, le travi d’acciaio sono verniciate in grigio scuro o nero, rafforzando la l’oscurità del luogo, con qualche tocco di giallo. Un omaggio ai colori delle maglie dei giocatori ovviamente, ma impossibile non pensare ai chilometri di gallerie scavate nel sottosuolo della Ruhr dai minatori, all’epoca in cui carbone e acciaio erano la potenza della regione.

Gli spogliatoi, anch’essi grigio scuro, dovrebbero riflettere lo spirito di semplicità della gente della Ruhr. “Qui non mostriamo le buone maniere. Le panchine sono in legno, le docce sono semplici, anche per un giocatore multimilionario”ride Johannes Brems, tifoso del Borussia Dortmund, che ci mostra il locale, grattando scherzosamente il Bayern Monaco, grande concorrente della nazionale, che si suppone abbia perso questo spirito originario.

Quanto all’emblematica tribuna sud dello stadio, quella degli ultras, con i loro cori assordanti e le loro coreografie impressionanti, è essa stessa oggetto di un culto. Soprannominato la Bacchetta di Gelbe, il “muro giallo”, offre stand unici in Europa, capaci di accogliere 25.000 persone in piedi. Lo spazio all’aperto, molto vicino al campo, e posti che costano meno di venti euro sono condizioni essenziali per questi spettacoli. Permettono ai tifosi di stare stretti gli uni contro gli altri e di muoversi più facilmente. Essere dentro promette un momento di“estasi” e di “comunione collettiva”, nelle parole dei fan.

La reputazione di questo “muro” – al quale alcuni tifosi attribuiscono il potere quasi magico di segnare gol – ha pesato molto nell’arrivo nel 2008 del più famoso allenatore tedesco, Jürgen Klopp. Quest’ultimo ha forgiato la sua leggenda guidando il BVB, allora moribondo, ai vertici del calcio europeo fino al 2015.

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