La prima accoglienza della selezione israeliana dopo 20 anni, giovedì, dovrebbe consentire alla squadra francese di fare un ulteriore passo avanti impegnandosi in una serie di test.
France Télévisions – Redazione sportiva
Pubblicato il 14/11/2024 06:00
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Mobilitati quattromila poliziotti, un sistema di sicurezza “estremamente rinforzato”la presenza di Emmanuel Macron in tribuna… La partita Francia-Israele, in programma giovedì 14 novembre allo Stade de France, si giocherà nel pesante contesto politico della guerra in Medio Oriente. Per l’allenatore dei Blues, Didier Deschamps, se “nessuno è insensibile a questo contesto pesante e pesante”è necessario “fare in modo che rimanga una partita di calcio”, ha detto mercoledì 13 novembre in una conferenza stampa. Un contesto così particolare che quasi dimentichiamo che l’incontro ha una valenza sportiva per gli azzurri. In gioco c’è la qualificazione alle Final 8 della Nations League.
Senza Kylian Mbappé, assente senza motivo ufficiale, né Ousmane Dembélé, pacchetto dovutodolore all’ischio destro e sostituito da Kingsley Coman, che è di nuovo “nel pieno possesso dei suoi mezzi”Alla squadra di Didier Deschamps manca solo un punto per convalidare la qualificazione al turno successivo. Finché il Belgio, attualmente terzo e allo stesso tempo avversario dell’Italia, sarà a tre punti di distanza prima dell’ultima giornata della fase a gironi, la squadra francese potrà considerare il resto con calma.
Tenendo presente questa precisazione, non vi è quindi alcuna urgenza di ottenere risultati. Didier Deschamps vede la Nations League come una competizione ideale per testare comunque, piuttosto che come un torneo cruciale. L’allenatore continua a ripetere da settembre che il suo obiettivo è soprattutto quello di dare tempo a giocatori che normalmente non ne avrebbero tanto.
Dopotutto non è ancora noto quale sarà il sostituto di Antoine Griezmann nella formazione titolare. La prova di Michael Olise da numero 10, già contro Israele (4-1 il 10 ottobre), non è stata risolutiva. Dopo l’Euro, dove i Blues non hanno impressionato con le loro giocate, c’è stata una forma di incertezza. Deschamps ha il bel da fare per trovare la formula vincente da qui al Mondiale 2026, al quale i Blues devono già qualificarsi (le qualificazioni inizieranno a fine marzo).
Giovedì dovrà quindi fare a meno di Mbappé, ma anche di altri potenziali titolari come Aurélien Tchouameni e degli assenti di lunga data, Lucas Hernandez e Paul Pogba, che l’allenatore non ha dimenticato. Ma potrà contare su N’Golo Kanté, scelto per indossare la fascia di capitano. “Non vi dico niente, parla poco, ma ci sono altre forme di leadership. Anche senza fascia è sempre stato un leader e ha il riconoscimento di tutto il gruppo”. ha spiegato Didier Deschamps. Il 33enne centrocampista che gioca in Arabia Saudita è uno dei soli tre giocatori del gruppo ad avere più di 30 anni (insieme a Jonathan Clauss e Lucas Digne).
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