Mentre la sede dell'ente e l'abitazione di Vincent Labrune sono state perquisite nell'ambito di un'indagine sul contratto stipulato con il fondo di investimento CVC, la LFP afferma di collaborare “in totale trasparenza” con il sistema giudiziario.
La Lega calcio professionistica (LFP), perquisita martedì soprattutto per sospetta appropriazione indebita di fondi pubblici, afferma di “collaborare con il sistema giudiziario per fornire tutti gli elementi necessari alle indagini in corso, in completa trasparenza”, ha affermato spiegato martedì nel tardo pomeriggio.
“Gli atti investigativi che si stanno svolgendo nella massima serenità confermeranno che l'azione portata avanti dalla Lega è sempre stata guidata da un profondo impegno a favore del calcio francese, nel pieno rispetto delle regole vigenti”, ha aggiunto in a comunicato stampa martedì pomeriggio.
In mattinata sono state effettuate perquisizioni negli uffici della LFP e nei locali del fondo di investimento CVC Capital Partners, ha detto all'AFP una fonte giudiziaria, che ha confermato le informazioni di L'Équipe.
Un'altra perquisizione a casa di Vincent Labrune
Un'altra perquisizione è avvenuta anche a casa di Vincent Labrune, il presidente della LFP rieletto per un secondo mandato alla guida dell'organismo lo scorso settembre, a Saint-Rémy-de-Provence, ha confermato all'AFP anche una fonte vicina alla il caso.
Queste perquisizioni fanno parte di un'indagine della Procura nazionale delle finanze (PNF) aperta nel febbraio 2024 sul contratto stipulato nel 2022 dalla LFP con il fondo di investimento CVC.
Le indagini sono state affidate il 16 luglio ai gendarmi della Sezione Studi di Parigi, che cercano di accertare se vi sia stata appropriazione indebita di fondi pubblici, corruzione attiva e passiva di un pubblico ufficiale e/o presa di interessi illecita durante la conclusione di questo accordo.