Le tensioni tra Fecafoot e Ministero dello Sport si riversano sui Lions

Le tensioni tra Fecafoot e Ministero dello Sport si riversano sui Lions
Le tensioni tra Fecafoot e Ministero dello Sport si riversano sui Lions
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Convocati per la 3a e 4a giornata delle qualificazioni ai Mondiali del 2026, i giocatori della nazionale camerunese si trovano al centro di un conflitto tra la Federcalcio camerunese (Fecafoot) e il Ministero dello Sport.

Al loro arrivo domenica all’hotel Hilton di Yaoundé, sede del loro raduno, i Lions Indomabili sono stati accolti da due diversi gruppi di personale. Ma questo lunedì si sono ritrovati senza attrezzatura, poiché il Fecafoot si è rifiutato di fornirla al personale del ministero dopo la loro espulsione dalla nazionale.

Alcuni giocatori, fino ad ora silenziosi, hanno deciso di parlare apertamente. Moumi Ngamaleu è intervenuto su Instagram, invitando i dirigenti del calcio camerunese a risolvere le loro divergenze per il bene della selezione.

“Cari membri della squadra nazionale, il Camerun e il calcio sono una cosa sola da anni e il gioco ha portato onore e riconoscimento al Paese nel corso degli anni. La Nazionale rappresenta il Paese nella sua gioia e diversità e noi giocatori comprendiamo la responsabilità e l’onore di indossare questa maglia. Questa responsabilità ricade anche su di te. Bisogna mantenere la squadra apolitica e mantenere un clima sano intorno a noi per permetterci di giocare senza problemi. Vi imploriamo quindi di superare le vostre differenze, di mettere da parte l’ego e di ricordare che siamo tutti insieme qui per mettere il popolo camerunense sulla mappa del mondo e renderlo orgoglioso di far parte del nostro Paese”. ha scritto il giocatore della Dinamo Mosca.

La situazione resta tesa e l’immediato futuro dei Leoni Indomabili incerto.

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