Wadji eroe dei Verdi, Diallo pallone per Messins… i top e i flop della raffica

Wadji eroe dei Verdi, Diallo pallone per Messins… i top e i flop della raffica
Wadji eroe dei Verdi, Diallo pallone per Messins… i top e i flop della raffica
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Al termine di 120 minuti soffocanti, l’AS Saint-Étienne ha conquistato il posto in Ligue 1, assicurandosi un pareggio (2-2) contro l’FC Metz questa domenica. Trova i massimi e i flop di questa barriera all’adesione.

TOP

Wadji, improbabile eroe del popolo verde

Al 117esimo minuto allo stadio Saint-Symphorien, l’FC Metz e l’AS Saint-Étienne sembravano avviarsi verso un pericoloso tiro di rigore. Momento scelto da Ibrahima Wadji, entrato al posto di Ibrahim Sissoko (102° minuto), per uscire dalla sua area. Al termine di un’azione netta guidata da Nathanaël Mbuku e Lamine Fomba, l’attaccante senegalese ha fatto alzare di colpo tutti i verdi. Una liberazione. E un bel simbolo per Wadji, autore del suo primo gol stagionale. Titolare indiscusso lo scorso anno, il numero 25 soffriva di una serie di problemi fisici (solo 9 partite in Ligue 2 2023/24) e non giocava da aprile. Questa domenica gli sono bastati 19 minuti per indossare il costume dell’eroe.

La calma olimpica dell’ASSE

Per strappare un pareggio (2-2) ai tempi supplementari, sinonimo di un ritorno nell’élite, l’AS Saint-Étienne ha attraversato tutte le emozioni. Ma i giocatori di Olivier Dall’Oglio hanno avuto il grande merito di non lasciarsi prendere dal panico quando il Metz era già in vantaggio per 2-0 dopo 20 minuti di gioco. Certo, giocare in superiorità numerica ha aiutato il 3° della Ligue 2, i Messins stancano nel prosieguo dell’incontro. . Ma bisognava comunque sfruttare l’occasione, soprattutto in uno stadio infuocato per i Granata. Nonostante le tante opportunità mancate, Irvin Cardona e i suoi compagni di squadra hanno forzato il loro destino prima della terribile sessione di rigori. Una forza di carattere necessaria per tornare ai vertici del calcio francese, due anni dopo una retrocessione da incubo contro l’Auxerre. Era già allo spareggio… ai rigori.

Viva le dighe!

Colpi di scena, tensione, suspense, due squadre con il coltello tra i denti, questo spareggio di ritorno ha offerto un duello memorabile tra FC Metz e AS Saint-Étienne. Nello stesso stile di quello giocato nel 2022 tra ASSE e AJ Auxerre. Anche questa volta è stato il residente della Ligue 2 a vincere, forte dello slancio ottenuto nello spareggio vinto contro Rodez. Cosa potrebbe esserci di meglio di questo incontro tra la vita e la morte per concludere la stagione del club in Francia. Vittime del sistema due anni fa, i tifosi del Saint-Etienne ora ne approfittano e provano un’emozione indescrivibile. La magia delle dighe.

FLOP

Diallo abbandona i suoi soci

Travolto all’andata in casa del Geoffroy-Guichard, l’FC Metz ha voluto correggere la situazione fin dal calcio d’inizio. Solo che Pape Amadou Diallo, 19 anni, ha esagerato commettendo l’irreparabile al 5′. Un cartellino giallo trasformato in rosso dal videoarbitraggio e l’FC Metz si ritrova in dieci contro undici per (quasi) tutta la partita. Questo grave handicap avrà, in un primo momento, sublimato i giocatori nel primo periodo – Georges Mikautadze si è servito di un rigore per un’incursione solitaria – ma alla fine il castello di carte è crollato. Quale sarebbe stato lo scenario di questo sbarramento con undici Messin in campo? Non lo sapremo mai. Diallo potrebbe comunque dormire male la prossima notte.

Metz è crollato, nel momento peggiore

Battuto nelle ultime quattro giornate di Ligue 1 e poi anche attendista a Saint-Étienne all’andata, il Metz è stato punito in casa. Punito dai suoi limiti offensivi e dai suoi errori individuali nonostante una prestazione collettiva da lodare. Con coraggio, come l’insuperabile capitano Matthieu Udol, i Lorena hanno dato tutto per resistere alle onde verdi e strappare, come minimo, i rigori. Ha sbagliato tre minuti mentre anche Kévin Van Den Kerkhof ha ottenuto un match point durante il primo tempo supplementare. Non c’è dubbio che il neopromosso, condannato a prendere nuovamente l’ascensore per la Ligue 2, avrà dei rimpianti. Rimpianti che nasceranno dai 34 giorni trascorsi a giocare con il fuoco nell’élite, con il solo Georges Mikautadze che non è riuscito a colmare da solo le grandi lacune della squadra di László Bölöni.


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