Formula 1 | La Red Bull ammette di essere stata la squadra presa di mira dalla FIA per l’altezza di marcia regolabile

-

La Red Bull ha ammesso di aver apportato modifiche alla sua RB20 in seguito alle discussioni con l’organo di governo della FIA.

I rivali avevano allertato la FIA di un dispositivo nell’abitacolo di una vettura di che, secondo loro, poteva essere utilizzato per regolare l’altezza del pavimento anteriore della vettura (leggi qui).

Da allora è emerso che l’obiettivo era la Red Bull, il team lo ha confermato ad Austin.

I team rivali temevano che questo potesse essere utilizzato per apportare modifiche alle impostazioni della vettura tra le qualifiche e la gara, quando ciò non è consentito.

Un portavoce della Red Bull ha detto: “Sì, il dispositivo esiste, anche se è inaccessibile una volta che l’auto è completamente assemblata e pronta per la guida.”

“Nelle numerose corrispondenze che abbiamo con la FIA, è emerso questo aspetto e abbiamo concordato un piano per il futuro”.

Ai team di F1 non è consentito apportare alcuna modifica alle impostazioni della propria vettura, ad eccezione dell’angolo dell’ala anteriore, dall’inizio delle qualifiche, in base al cosiddetto regolamento del parco chiuso.

La parte in questione che poteva essere regolata era quella che viene chiamata il vassoio a T, che è la parte anteriore del pavimento al centro della vettura.

La FIA è stata informata del dispositivo presente sulla Red Bull durante il weekend del Gran Premio di Singapore del mese scorso.

I rivali ne avevano visto l’esistenza nei cosiddetti documenti dei componenti open Source che i team devono fornire alla FIA riguardo ai progetti delle loro vetture.

La possibilità di regolare il fondo piatto della vettura consentirebbe ai team di bilanciare meglio le esigenze delle qualifiche e delle gare.

Una squadra preferisce che la macchina corra più in basso in qualifica e più in alto in gara.



Belgium

-

PREV Il consigliere di Stato vallesano Roberto Schmidt non si candida alla rielezione – rts.ch
NEXT Mercato: i tre trasferimenti considerati dal Real Madrid