COLLOQUIO. Rugby amatoriale – Ritorno degli ottavi di finale della Fédérale 1: “L’USL sta attraversando un periodo eccezionale” ritiene Jean-Paul Claverie

COLLOQUIO. Rugby amatoriale – Ritorno degli ottavi di finale della Fédérale 1: “L’USL sta attraversando un periodo eccezionale” ritiene Jean-Paul Claverie
COLLOQUIO. Rugby amatoriale – Ritorno degli ottavi di finale della Fédérale 1: “L’USL sta attraversando un periodo eccezionale” ritiene Jean-Paul Claverie
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l’essenziale
Figura tutelare dell’USL, Jean-Paul Claverie resta un testimone chiave che guarda alla nuova pagina che il club sta scrivendo.

Domenica allo stadio Lapalu, la Federal 1 avrà la rivincita di questi ottavi di ritorno contro il Triscatin (sconfitta per 23-20 all’andata), un grande incontro per l’USL che ne avrà molti altri questo fine settimana. Ora resta da vedere cosa ne penseranno i fedelissimi del club.

D’ora in poi ogni nuova partita, dopo la vittoria contro Mazamet e il primo posto nel girone dell’ultima giornata, è una nuova pagina per l’USL. Et les pages tournées par le club, il en est un qui en a tourné beaucoup, au point d’écrire un livre sur lui à l’occasion du centenaire du club en 2005. Il faut dire que Jean-Paul Claverie sait de quoi il parla.

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All’interno del club non lo presentiamo più, giocatore, centro (campione della Francia 4a divisione nel 1967) poi terza fila, Jean-Paul era allora allenatore e uno dei primi a instillare nel suo club la necessità dell’allenamento, proprio questo che determina il successo del club e il suo futuro. Ha ricoperto numerosi incarichi all’interno dell’USL.

Ed è stato anche corrispondente di rugby per La Dépêche. Grazie alla sua conoscenza come insegnante di lettere, i suoi articoli erano molto popolari. Oggi è ancora un tifoso accanito, con la moglie Lilou e il suo gruppo di compagni di gioco. È molto attento alla vita dell’USL. Ne parla da intenditore del club Saviste:

Questo fine settimana c’è la Fédérale 1 che gioca il suo ottavo, le speranze, le nazionali cadette, le leghe giovanili, quelle femminili che continuano la fase finale e la scuola di rugby che fa scalpore sui campi della regione. L’Usl sta andando molto bene, cosa ne pensa?

Nessuno può negare che l’Usl stia attraversando un periodo eccezionale. Tutte le squadre del club si sono qualificate per la fase finale, è una prima volta notevole! Questo non è il risultato del caso. È la conseguenza del lavoro, dell’abnegazione e del talento. Il club conta tanto in tutte le sue componenti (comitato direttivo, allenatori, giocatori) quanto nei suoi satelliti (associazione dei tifosi, Pépinots), persone appassionate, serie e competenti che si uniscono per raggiungere il vertice. In tutti i suoi aspetti l’Usl vive bene e serenamente. Basta partecipare ad un incontro con Fernand Lapalu per rendersene conto. Queste parole sono tanto più sincere perché, pur essendo un accanito sostenitore dell’Usl, non sono incondizionato. E a volte ho mostrato apertamente il mio disaccordo con certe opzioni. Ciò mi ha procurato una certa inimicizia, ma non mi pento di nulla!

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Non è stato fatto tutto in una stagione, anzi, è pietra su pietra su basi solide che l’Usl sta costruendo il futuro. Come vedi questo futuro?

È vero che le basi sono solide ma è da tre anni che la progressione è stata spettacolare e ammirevole, soprattutto per la squadra 1, vetrina del club. Non ho preoccupazioni per il futuro della scuola di rugby e del Centro giovanile, guidati da educatori il cui coinvolgimento nel club non sarà mai elogiato abbastanza. Per il resto è sempre il famoso dilemma tra passione e ragione. Possiamo dare la colpa ai giocatori che vogliono raggiungere la serie superiore? Ma possiamo ipotecare il futuro quando misuriamo l’aberrazione sportiva e finanziaria che costituisce la Nationale 2? Se dovesse verificarsi questa scelta, spetterà a Thierry Charlas e Philippe Castaing, i presidenti, decidere. Hanno ambizioni per il club ma tengono i piedi per terra. Affidiamoci a loro!

Domenica ci sarà l’ottava rimonta, con almeno quattro punti da recuperare, contro un SC Tricastin molto accattivante. Raccontaci la tua analisi dell’andata e i tuoi pronostici

La sconfitta all’ultimo sangue lascia ovviamente l’amaro in bocca. Il dominio del gruppo non è bastato contro questa squadra davvero accattivante e dinamica. Quattro punti non sono tanti e sono tanti! Tutto dipenderà dall’inizio e dalla capacità del Lislois di concretizzare in tempi brevi i propri momenti salienti. Sanno di poter contare sull’incoraggiamento di tutti i loro sostenitori per aiutarli a superare un ostacolo da non sottovalutare.

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