L’inchiesta sulla scomparsa in mare in Sud Africa di un giovane giocatore di francese è ora indagata per omicidio colposo

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Un minuto di silenzio è stato osservato in ricordo di Medhi Narjissi il 7 settembre durante la partita tra Union Bordeaux-Bègles e Stade Francais. ROMAIN PERROCHEAU/AFP

L’inchiesta sulla scomparsa in mare, all’inizio di agosto, al largo delle coste del Sudafrica, del giocatore di Medhi Narjissi, membro della squadra francese Under 18, è stata riclassificata come omicidio colposo, ha annunciato mercoledì 16 ottobre la procura di Agen.

L’indagine giudiziaria, portata avanti finora per le preoccupanti sparizioni, dovrà ora concludersi “stabilire se si siano verificati uno o più errori, una o più imprudenze, una o più disattenzioni, una o più negligenze, una o più violazioni di un obbligo di sicurezza o di prudenza” avrebbero potuto essere commessi, ha affermato il pubblico ministero Olivier Naboulet in un comunicato stampa.

Medhi Narjissi, 17 anni, è stato trascinato al largo il 7 agosto su una spiaggia nota per essere pericolosa vicino al Capo di Buona Speranza, in Sud Africa, dove era presente per un torneo internazionale con la squadra francese U18. La procura di Agen è stata sequestrata alla fine di agosto dalla famiglia del giocatore.

Indagine amministrativa in corso

Me Édouard Martial, avvocato della famiglia Narjissi, ha accolto con favore il passaggio “ad uno stadio più alto” nelle indagini. Queste informazioni giudiziarie “È l’acceleratore del processo di responsabilitàha dichiarato. Ciò significa che si può scaricare dalle responsabilità con le conseguenze che conosciamo, vale a dire una possibile comparizione davanti a un tribunale penale”. «Il gip vuole avere delle spiegazioni, vuole sapere perché quel giorno siamo andati lì, chi ha preso la decisione, quando la spiaggia di Dias Beach, lo sanno tutti, è rinomata come una delle più pericolose»ha aggiunto l’avvocato.

La Federazione francese di rugby (FFR) ha interrogato, in un rapporto di indagine interna, la gestione degli U18 presenti all’incontro. “La decisione di organizzare una sessione di recupero in acqua sulla spiaggia di Dias è stata presa senza considerare la pericolosità del sito”ha stimato in particolare.

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È in corso anche un’indagine amministrativa, condotta dall’Ispettorato generale dell’istruzione, dello sport e della ricerca, che dovrà riportare le sue conclusioni “entro la fine di novembre”. Fino ad allora lo hanno fatto i consulenti tecnici sportivi della squadra U18 “è stato sospeso in via precauzionale” dal Ministero dello Sport su richiesta della FFR.

L’allenatore dell’Under 18 ha sporto denuncia per calunnia, ritenendo il suo avvocato che la FFR abbia tentato di “essere messo alla berlina” per fargli assumere la responsabilità della scomparsa del giovane internazionale.

Il mondo con l’AFP

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