La data di domenica 13 ottobre rimarrà impressa nella storia della maratona. A Chicago, la keniana Ruth Chepngetich ha compiuto un’impresa monumentale: è diventata la prima donna a correre i 42,195 km in meno di due ore e dieci minuti. Allo stesso tempo, ha infranto il vecchio record mondiale di quasi due minuti.
Con un tempo di Secondo il tempo corretto ufficiale, Ruth Chepngetich si relega nell’oblio il vecchio record istituito nel settembre 2023 a Berlino dal tigista etiope Assefa in 2 ore 11 minuti e 53 secondi.
“Dedico questo record a Kelvin [Kitpum]”ha dichiarato Ruth Chepngetich dopo il traguardo. Il keniota, che ha vinto questa maratona nel 2023 battendo il record mondiale in 2 ore 0 minuti e 35 secondi, è morto all’età di 23 anni in un incidente d’auto lo scorso febbraio. “Anche lui aveva battuto un record mondiale qui e avrebbe potuto batterne uno ancora”, ha detto anche. I 50.000 partecipanti hanno osservato sulla linea di partenza un minuto di silenzio in ricordo di Kelvin Kitpum.
“Era il mio sogno”
A 30 anni Ruth Chepngetich diventa quindi la nuova regina della maratona. Lungi dall’essere una sconosciuta, aveva già brillato più volte. Campione di distanza mondiale nel 2019sapeva anche che Chicago, una delle sei “major” del circuito mondiale, era perfetta per lei: aveva già vinto nel 2022 e arrivato secondo l’anno successivo.
“Sono molto orgoglioso di me stesso. Avevo in mente questo record del mondo, era il mio sogno. E oggi è stato tutto perfetto”, ha spiegato, “ho potuto prepararmi perfettamente per tre mesi”.
In effetti, non ha battuto questo record per caso, o solo grazie alla sua forma attuale. Al contrario, l’ha costruito correndo il rischio partì ad un ritmo incredibilmente elevato, che nessuna donna prima di lei aveva mai osato adottare. Già al 10° chilometro i suoi concorrenti erano tutti scomparsi dallo specchietto retrovisore. Ben posizionata dietro i suoi leader del ritmo, ha tagliato questa prima boa sulla base di una gara in 2 ore 07 minuti e 30 secondi. Ha poi rallentato leggermente, ma con regolarità controllata, rimanendo comunque ben al di sotto dei tempi record. Nel processo, migliora il suo record personale di oltre quattro minuti.
Incoronati anche John Korir, Marcel Hug e Catherine Debrunner
John Korir ha corso i primi 30 chilometri nel piccolo gruppo dei favoriti, prima di accelerare che nessuno dei suoi avversari riuscì a contrastare. Attraversò la linea quasi due minuti prima dei suoi primi inseguitori, l’Etiopiano USEYDIN MOHAMED ESA (2 ore 04 minuti e 39 secondi) e l’Amos Kipruto keniota (2 ore 04 minuti e 50 secondi).
La gara in sedia a rotelle è stata vinta dai campioni olimpici di Parigi, gli svizzeri Marcel Hug e Catherine Debrunner. Il primo, stella della sua disciplina, ha vinto la manifestazione per la quinta volta, in 1 ora, 25 minuti e 54 secondi. Il secondo, tra le donne, si staccò dai primi chilometri e prese la gara da solo in vista per finire in 1 ora 36 minuti e 09 secondi.
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