le “parole giuste” di Pierre Sage nell’intervallo, per mobilitare nuovamente i lionesi

le “parole giuste” di Pierre Sage nell’intervallo, per mobilitare nuovamente i lionesi
le “parole giuste” di Pierre Sage nell’intervallo, per mobilitare nuovamente i lionesi
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Sotto 2-0 nell’intervallo contro il Lille, i lionesi sono riusciti a dare una svolta alla partita nel secondo tempo vincendo finalmente 4-3 dopo uno scenario pazzesco. Alexandre Lacazette è tornato sull’intervento di Pierre Sage nell’intervallo per mobilitare nuovamente il gruppo.

Lunedì sera i lionesi sono rimasti sbalorditi all’intervallo della partita contro il Lille. Sotto 2-0, incapaci di tirare in porta, erano con le spalle al muro. Ma Pierre Sage è riuscito a mobilitare nuovamente il suo gruppo all’intervallo vincendo 4-3. “L’allenatore ha parlato tutto, non ho avuto il tempo di dire nulla”, ha spiegato Alexandre Lacazette, il capitano del Lione, su Prime Video dopo la partita.

“Ha avuto belle parole, ci ha detto che non potevamo arrenderci adesso viste le nostre origini”, aggiunge Lacazette. “Ha avuto le parole giuste e utili per svegliare la squadra. (…) Quando siamo tornati dall’intervallo abbiamo sentito che qualcosa poteva succedere. Il mister ci aveva detto che il terzo gol sarebbe stato importante”. Il terzo gol, infatti, è stato firmato da Saïd Benrahma e ha rilanciato l’OL.

“Ci siamo detti che forse la storia sarebbe stata troppo bella”

“Non esiste una ricetta”, ha comunque assicurato Pierre Sage, dopo l’incontro, per spiegare le numerose partite ribaltate in questa stagione dalla sua squadra. “L’unica cosa che ci siamo detti nell’intervallo e che ci siamo ripetuti alla fine della partita, è che quando rimane anche solo un filo di ossigeno, c’è vita e quando c’è vita c’è speranza, quindi potresti anche dare il massimo.

Il tecnico del Lione aveva dei dubbi, nonostante tutto, nel finale di gara. “Quando siamo tornati al 2-2 e loro hanno fatto 3-2, ci siamo detti che forse la storia sarebbe stata troppo bella, ha ammesso Sage. Ma no, avevamo ancora le risorse necessarie.” Come contro Monaco, Brest, Tolosa o Montpellier nelle ultime settimane, l’OL è riuscito a fare la differenza nel finale di partita. Un’abitudine ormai.

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