Rugby – Barrage de Nationale: ciao Narbonne, ecco di nuovo Carcassonne al Parc des Sports, in semifinale!

Rugby – Barrage de Nationale: ciao Narbonne, ecco di nuovo Carcassonne al Parc des Sports, in semifinale!
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L’americano Carcassonne, febbricitante per un tempo, ha dovuto faticare e ribellarsi contro lo Chambéry (19-10) per strappare il biglietto per la semifinale di Narbonne, sabato prossimo (19), in un Parc des Sports che promette di essere incandescente. . Un quarto derby dell’Aude, a due passi da una possibile Pro D2. Sorprendente !

Dédé Ursache potrebbe benissimo essere uscito dal tunnel al galoppo, su un cavallo gentilmente prestato da un cavaliere della City presente al Domec questo sabato, ma è proprio al trotto lento che il pilastro sinistro della USC da 11 stagioni, arrivato. Al trotto, un po’ come la sua squadra che finiva, è la più importante, al galoppo.

Perché l’USC ha quasi morso la polvere. Come presa dalla posta in gioco di questo quarto di finale, è apparsa febbrile, molto impacciata, preoccupante anche nel primo tempo. Di fronte, gioca Chambéry e regala i primi brividi, quando il terzino Dorrival sfugge alla difesa dell’USC e fa buca da 40 metri. Uff, la difesa dell’Aude sta guardando. Per il momento.

ud83cudfc9 Pochi secondi prima della fine di questo sbarramento, il@us_carcassonne segna una meta di Gianet e vince arrivando in semifinale.
ud83dudd25 Sarà un nuovo Classic’Aude contro il @RCNarbonnaissabato prossimo alle 19:00 per un posto in finale! pic.twitter.com/CX9C7t0njH

— The Sports Independent (@sport_lindep) https://twitter.com/sport_lindep/status/1786829502489722931?ref_src=twsrc%5Etfw

L’USC pensava di essere a Narbonne prima di giocare e battere lo Chambéry?

La SOC, controvento, non migliora i suoi due rigori e un rigore a 23 metri dai pali (10°). L’USC, privata dell’immagine sui social, scende in campo come una giostra. Sembra che abbiamo un ritmo falso in cui ogni squadra si guarda. A dire il vero, le due squadre hanno il tempo di osservarsi tra gli errori, le approssimazioni, gli attaccanti… Per fortuna, l’USC mostra un freddo realismo. In 32 minuti, è entrata due volte nel campo savoiardo e ha segnato punti con Gabin Michet, a differenza, è vero, dello Chambéry, che non ha segnato nel primo quarto d’ora di dominio (6-0, 32esimo). Ma questa USC sembra molto febbrile. E Chambéry ritiene che la mossa sia giocabile, ovviamente. Dopo una partita di calcio in cui le ricadute sono confuse, è il suo centro da tre quarti Vaitulukina (6-7, 35esimo), superato dall’USC (2021-2022), a segnare la prima meta. Prima dell’intervallo, il Carcassonne vuole reagire, Bureitakiyaca sfonda ma si segnala una nuova avanzata…

In breve, è molto, troppo disordinato. “Che triste”, sentiamo nelle baie di Domec. Per una volta, l’USC merita un duro colpo. Pensava già di essere a Narbonne prima di giocare e battere lo Chambéry? Non c’è dubbio che il duo Aué-Escribano avrà il compito di rimettere tutti sulla retta via.

L’ingresso di Gaëtan Pichon galvanizza l’USC

Oppure no… Perché l’inizio del secondo tempo è savoiardo. È la SOC che gioca, che muove la palla e che fa il gioco. L’ingresso di Gaëtan Pichon al posto di Martin Landajo (47°) ha il merito di risvegliare una USC che faceva le fusa e che si schiera, finalmente, in prima. tempo durante la partita, prima di commettere un altro movimento in avanti e di essere penalizzato nella mischia. Il calvario continua. Una prova infallibile dell’eccitazione di Aude, questa mischia d’introduzione dell’Aude, dove l’USC si impenna, come un cavallo, da solo per 30 metri (6-10, 52esimo).

Questo sabato sera, l’USC è in reazione. Colpita, alla fine si ribella e, dopo una serie di colpi di scena sull’asse, è Raphaël Carbou, per il suo 100esimo in maglia “giallonera”, a riportare Domec in vantaggio (11-10, 59esimo). Ecco di nuovo Carcassonne, finalmente liberata, ma non ancora liberata. In ogni caso gioca meglio e tiene palla, cosa che nel primo tempo non accadeva. Inoltre, non è più soggetta al gioco e Chambéry sta gradualmente uscendo dalla partita, come questo contrasto ritardato del Clermont (75esimo).

Niente fermerà l’USC, lanciata sulla A61 in direzione Narbonne, alla velocità di un Maxime Gianet al galoppo, e lanciata dietro la linea per la seconda meta di Carcassonne (19-10), sinonimo di metà finale contro il Racing. Un quarto derby stagionale che si preannuncia già caldo ed esplosivo!

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