Jason Fuchs: “Non è così che vinceremo le partite”

Jason Fuchs: “Non è così che vinceremo le partite”
Jason Fuchs: “Non è così che vinceremo le partite”
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Mercoledì i losannesi sono tornati in Champions Hockey League. In casa, contro i norvegesi dello Strohamar, hanno perso 2-3 ai supplementari. Un risultato a dir poco frustrante.

Nei primi minuti di gioco abbiamo avuto la sensazione che le due squadre stessero cercando di domarsi a vicenda. Dovevamo trovare i segni e trovare i difetti. Ciò che abbiamo subito notato è stato anche l’impatto del ritorno di Michael Raffl.

La bella sequenza che ha offerto al pubblico con Tim Bozon faceva presagire buone cose. Non ne mancava certo.

All’8° minuto, Raffl è davanti alla gabbia, riceve il disco, ma non è in una posizione abbastanza buona per tirare in porta. Passa poi ad Andrea Glauser che, al centro della zona offensiva, non si fa domande, tira e sblocca il punteggio (assist: Michael Raffl e Antti Suomela).

A questo punto i Leoni sono chiaramente in partita. Da lì in poi creano buone occasioni, soprattutto grazie ad un tiro di Nathan Vouardoux. Kevin Pasche, in gabbia, ha mostrato un primo tempo più che solido. Il secondo gol non si sarebbe fatto attendere.

Alla fine cadde al 13. Lukas Frick, tutto solo come un omone, si è diretto verso la linea blu dove ha armato il suo tiro. La piccola deviazione di un norvegese che era in traiettoria ha dato al disco la spinta necessaria per andare in rete.

L’inizio della fine

Dopo la pausa, Jason Fuchs ha subito preso il comando per cercare di consolidare il vantaggio dei Lions. Ma il suo tiro eccellente al 25′ è stato fermato da un portiere norvegese che sembrava rinvigorito dal ritorno dagli spogliatoi. E lo slancio cominciò così a cambiare direzione in questo secondo terzo.

Kevin Pasche è stato avuto nel 29. Cole Schneider, alla destra del portiere del Losanna, tenta il primo tiro. Pasche lo respinse, ma Gavin Bayreuther non riuscì a liberarsi. L’attaccante norvegese ha quindi recuperato il disco e ha effettuato il passaggio sulla destra per Kenneth Pappalardo Gulbrandsen. Il numero 83 dello Storhamar ha così potuto approfittare di mezza gabbia vuota per segnare il 2-1, con Kevin Pasche rimasto in appoggio dall’altra parte della porta.

Il resto del terzo e i due minuti di superiorità numerica di cui ha poi goduto i Losanna non hanno permesso loro di riconquistare il vantaggio.

Un pareggio che cade (di nuovo) malamente

E poi i losannesi gradualmente affondarono. Nell’ultimo periodo hanno comunque beneficiato di momenti in powerplay. Ma soprattutto la seconda unità (Riat, Suomela, Jäger, Oksanen, Bayreuther) ha faticato a calmare il gioco e si è addirittura spaventata lasciando scappare Pappalardo Gulbrandsen.

Lauri Pajuniemi ha quasi ampliato il divario al 51esimo, ma il suo tiro ha colpito il tabellone. Un gesto del genere, i losannesi se ne pentiranno 7 minuti dopo.

Mancavano 2 minuti e 45 all’orologio. Due brevi minuti. Ma Kevin Pasche ha dovuto ammettere la sconfitta per la seconda volta. Il portiere vodese, un po’ davanti alla gabbia, con poco aiuto da parte dei compagni, ha visto Håvard Østrem Salsten far scivolare il disco proprio dietro di lui (58esimo, assist: Joe Gatenby e Sverre Rønningen).

L’esito della partita è stato quindi deciso ai supplementari. E se Raffl finora aveva fatto una buona prestazione al ritorno dall’infortunio, in particolare con questo ruolo decisivo nell’1-0, è stato anche lui in qualche modo a far precipitare la sua squadra verso la sconfitta. L’austriaco è stato infatti punito per un colpo di bastone. Il primo e unico rigore della serata del Losanna ha portato i norvegesi al gol vittoria (65esimo, Andreas Dahl, assist: Stefan Espeland e Austin Cangelosi).

Correzioni da apportare

Un gol che, scena rarissima, ha fatto perdere i nervi a Kevin Pasche e gli ha rotto il bastone contro la gabbia. Quindi non bisogna essere dei grandi teorici per capire che c’era frustrazione nello spogliatoio quando sono usciti dal ghiaccio.

Il primo terzo sembrava facile per i Lions. Allora cosa è successo dopo la prima pausa?

Jason Fuchs parla di “cambiare il modo in cui giochiamo”. Abbiamo notato molta confusione nelle linee nella seconda parte della partita. Ma l’aggressore è chiaro, questo non li destabilizza. “È una cosa che l’allenatore decide in base a come vede la partita, a cosa portano certi giocatori”, spiega l’attaccante del Losanna. Forse anche lui vuole provare alcune cose, e ora è il momento di farlo piuttosto che in campionato. Siamo abituati a giocare un po’ con tutti, quindi non è proprio questo il problema. Penso più ai piccoli dettagli”.

Ciò che ha ferito l’LHC questo mercoledì è stato il gol del pareggio subito prima della sirena. Questa è diventata una cattiva abitudine dall’inizio della stagione. Ma come spiegarlo? C’è una variabile comune in tutti questi obiettivi o è semplicemente la sfortuna?

Nonostante la sconfitta, l’HC di Losanna ha convalidato il suo biglietto per i playoff della Champions Hockey League. I Lions si uniscono così a Zurigo, Salisburgo, Karlstad, Friburgo, Växjö e Skellefteå. E la settimana non è finita per i Lions che venerdì ospiteranno il Gottéron prima di recarsi a Langnau sabato.

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