Ufficiale, gli Heat sono in vacanza dal girone d’andata

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Il passo era troppo alto. In effetti, era più alto degli stessi Heat. Senza Jimmy Butler, senza Terry Rozier e senza Jaime Jaquez Jr. stasera, gli Heat non potrebbero rubare una seconda partita ai Celtics. Miami può partire a testa alta, deve restare attiva sul mercato quest’estate e poi potrà fare grandi, grandissime cose la prossima stagione.

Sì, cosa ti aspettavi allo stesso tempo? Probabilmente Miami poteva sperare meglio con l’infermeria più vuota, in ogni caso sperare meglio di queste quattro sconfitte in cinque partite. Gli Heat hanno resistito, gli Heat hanno provato a recuperare dalle corse, gli Heat hanno spinto. Bam Adebayo è stato eroico in questa serie. Soprattutto, era troppo solo. Bam può essere il miglior giocatore di Miami su base regolare, non dovrebbe esserlo una volta arrivati ​​ai Playoff. Dopo una battaglia vinta in Gara 2, gli Heat si lasciano sfuggire le tre partite successive, senza poter contare su un vero marcatore. Quasi 25 punti di differenza prima dell’intervallo di gara 5, contro i Celts senza Kristaps Porzingis, significa molto. Gli Heat hanno senza dubbio già sovraperformato vincendo una partita contro questi Celtics.

Calmati alla grande nel gioco ad eliminazione pic.twitter.com/aWn5ZAcZ7W

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Ci sarebbe piaciuto vedere Tyler Herro fare meglio di così, avremmo sperato che gli aggiustamenti di Erik Spoelstra fossero sufficienti a rendere competitiva questa serie, ma gli Heat partivano molto lontano. Da troppo lontano. Ottava testa di serie dell’Est con 46 vittorie dopo una stagione regolare non sempre presa sul serio e troncata dagli infortuni, gli Heat forse si sono resi conto quest’anno che lasciare che le sconfitte si accumulassero a questo punto prima della postseason non era un’opzione sempre praticabile. Dopo l’ennesima sconfitta nei play-in contro i Sixers, la perdita di Jimmy Butler segnò il destino della stagione degli Heat.

I Miami Heat hanno condotto l’intera serie solo per 56 secondi. pic.twitter.com/JGygSMFBpT

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Un finale deplorevole poiché la maturazione di Bam Adebayo, il buon inserimento di Terry Rozier, l’esperienza di Kevin Love e le garanzie fornite dalla presenza di Jimmy Butler hanno lasciato intendere cose buone. Avrebbero potuto battere tutti i Celtics? Sicuramente, forse. Ma Alla fine, l’ultimo rimasto in piedi vince la partita. Gli Heat sono in piedi in questo momento, mentre i Celtics sono in piedi a testa alta.

Torna quest’estate per vedere cosa sta succedendo in Florida. I grandi giocatori sono sotto contratto e un’altra opzione offensiva a cui affidare la palla non potrebbe far male agli Heat. Questo è sicuramente il punto in cui dobbiamo scavare superare quest’ultimo traguardo e non vedere un esausto Jimmy Butler sperimentare l’inferno di finire di nuovo una stagione in ginocchio.

Jimmy Butler sorride sulla panchina di Miami dopo la sconfitta degli Heat per 4-1 a Boston

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