delusione per i parigini, battuti in Germania e in un ballottaggio sfavorevole

delusione per i parigini, battuti in Germania e in un ballottaggio sfavorevole
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Maldestro, il PSG ha perso questo mercoledì contro il Borussia Dortmund (1-0), nell’andata delle semifinali di Champions League. Dovremo ribaltare tutto al Parco dei Principi (7 maggio su RMC Sport) per raggiungere la finale.

Il sogno di una finale a Wembley il primo giugno, contro Real Madrid o Bayern Monaco, è ancora lontano per i parigini. Battuto questo mercoledì sul campo del Borussia Dortmund (1-0) nell’andata delle semifinali di Champions League, il PSG dovrà ribaltare tutto in meno di una settimana, al ritorno, nel suo giardino del Parc des Princes (martedì 7 maggio su RMC Sport). I più ottimisti ricorderanno che il proprio club aveva già subito gol all’andata dei quarti di finale contro il Barça, prima di sublimarsi in Catalogna.

>> Rivivi Dortmund-PSG (1-0)

Poco meno di cinque mesi dopo aver ottenuto un pareggio (1-1) sinonimo di qualificazione agli ottavi, il Parigi ha quindi avuto un altro incontro nell’inferno del Signal Iduna Park. Con il suo Muro Giallo ancora intimidatorio, i suoi sostenitori frenetici e i suoi record di decibel. È stato in questo clima a dir poco ostile, ma pur sempre supportato da 3.800 sostenitori parigini, che i visitatori hanno attaccato timidamente questo manifesto, ostacolati dalle sequenze di conservazione opposte e da un primissimo Niclas Füllkrug che si è dimostrato interessante con il suo gioco di fissazione. Abbiamo dovuto far passare i primi dieci minuti per vedere il Leather cambiare schieramento e il BvB iniziare ad arretrare.

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Senza dubbio per pragmatismo e paura di lasciare troppo spazio al trio Ousmane Dembélé-Kylian Mbappé-Bradley Barcola, il Dortmund ha allentato il pressing, permettendo al PSG di prendere il sopravvento sul piano tecnico e monopolizzare la palla. Senza fare molto al riguardo. Gregor Kobel si è ritrovato disoccupato nel primo periodo, mentre Gianluigi Donnarumma ha dovuto lavorare velocemente davanti a Marcel Sabitzer (14°), poi Marquinhos si è sacrificato per respingere con la testa una mina di Julian Brandt in seguito ad una festa di Jadon Sancho (28°). Dominante ma innocuo, e nemmeno aiutato da un Nuno Mendes travolto sulla sua corsia sinistra, il PSG si è fatto sorprendere da un lancio lungo di Nico Schlotterbeck e da una sequenza luminosa di Niclas Füllkrug: controllo di destro e tiro secco da sinistro per aggiustare Donnarumma (35°).

Il doppio palo di Mbappé e Hakimi

Un colpo dietro la testa dei parigini, e un secondo nel processo con l’uscita per infortunio di Lucas Hernandez, infortunatosi al ginocchio durante questa azione e sostituito da Lucas Beraldo. Forse non impeccabile in apertura (“Il tiro è potente ma ci mette molto ad arrivare a terra”, secondo il nostro consulente Emmanuel Petit), Donnarumma si è ripreso bene prima dell’intervallo respingendo un tiro al volo da distanza ravvicinata di Sabitzer (43′ ). Concentrato a fine stagione verso l’obiettivo di una storica quadrupla, il PSG ha cambiato radicalmente volto al rientro dagli spogliatoi. Mettendo molta più pressione e determinazione. Fino ad allora discreto, Barcola ha aperto la strada al primo tiro in porta del parigino (48esimo), prima di assistere ad un’incredibile doppia occasione. Nello stesso minuto, i montanti di Kobel respingono i tentativi di Mbappé e Achraf Hakimi (52°)!

Fabian Ruiz ha mancato di poco un colpo di testa sorprendendo la difesa tedesca (57°). La sofferenza, la 5a in Bundesliga, sculacciata lo scorso fine settimana dall’RB Lipsia (4-1), ha rialzato la testa dopo l’ora, in gran parte grazie all’insostenibile Füllkrug. Veleno costante con le sue chiamate e il suo gioco spalle alla porta, l’ex Werder pensava di aver segnato una doppietta dopo essere stato dimenticato in area (58esimo), prima di mandare di testa poco sopra la traversa Donnarumma (66esimo). In questo ping-pong incessante, con occasioni da entrambe le parti, Randal Kolo Muani non ha migliorato la sua popolarità tra i tifosi, colpa dei troppi sprechi. Dembélé può anche incolpare se stesso dopo una grande occasione colta (81esimo), poco prima che Marquinhos salvasse la sua squadra con un contrasto eccezionale (84esimo). Di fronte, l’assenza di Gonçalo Ramos, rimasto in panchina nonostante l’ottima forma mostrata nel 2024, dovrebbe alimentare qualche dibattito nei prossimi giorni.

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