Il ritorno rovinato di Marcel Hirscher

Diciamo la verità: basta l’annuncio del ritorno del pensionato Marcel Hirscher nel circo bianco, dopo cinque anni di assenza, a far fantasticare tutti gli amanti dello sci alpino. Un po’ come se Roger Federer impugnasse nuovamente la racchetta per disputare uno Slam.

Il re dello sci – otto volte vincitore della grande sfera di cristallo – arriva a sfidare il principe Marco Odermatt, tre vittorie consecutive complessive. Stiamo già sognando di tirare fuori i popcorn o di scaldare la pentola per riprendere un avvincente duello sulle piste.

Ma l’evento è funestato da una polemica che evidentemente poteva essere evitata. Soprattutto esattamente un anno dopo il fiasco degli eventi di Zermatt che hanno rovinato l’anno scolastico 2023-2024. Poco dopo l’annuncio di questo incredibile ritorno dell’ex austriaco che rappresenterà l’Olanda, la Federazione Internazionale di Sci (FIS) ha modificato i suoi regolamenti per stendere il tappeto rosso per il suo ex eroe. Concedendogli di passaggio un sacro privilegio: l’ex monarca potrà partire con un pettorale che faciliterà non poco il suo ritorno.

UN “Lex Hirscher” che fa stringere i denti nel mondo del circo bianco. Piangiamo giustamente per l’ingiustizia. L’atleta 35enne, in ottima forma fisica, aveva davvero bisogno di un passaggio del genere? Come spesso accade, la logica commerciale ha la precedenza. E qui distrugge la sfida sportiva.

Quella di una rimonta del campione, che avrebbe dovuto riconquistare il suo posto nei circuiti inferiori. Oppure battagliare con i galeotti del circo bianco, con i giovani o con gli infortunati sulla via del ritorno, per farsi invitare al secondo turno e poter sfidare “Odi” ai Mondiali.

Lontano dalle macchine fotografiche e dal portafoglio. Ma sarebbe stato troppo stupido privarsi di una mostra televisiva di Marcel Hirscher che ritorna “per piacere”. E per incrementare le vendite del suo marchio Van Deer, creato subito dopo il suo pensionamento?

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