Rugby: “Giocare a livello professionistico era un sogno da bambino”, nonostante il fallimento del Blagnac, Lucas Martins è riuscito a riprendersi all’SU Agen

Rugby: “Giocare a livello professionistico era un sogno da bambino”, nonostante il fallimento del Blagnac, Lucas Martins è riuscito a riprendersi all’SU Agen
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l’essenziale
Senza club a metà stagione dopo la caduta dello Sporting Club Blagnac, a Lucas Martins è stata offerta un’opportunità da sogno con l’SU Agen. Tra disillusione e incanto, il giovane giocatore confida nel suo futuro nel mondo professionistico del rugby.

Lo scorso gennaio il club Blagnac ha dichiarato fallimento. Sul punto di finalizzare la ristrutturazione, la squadra ammiraglia dovrebbe riprendere in Federal 1. Molti giocatori si sono ritrovati senza contratto. È il caso di Lucas Martins, giovane promettente che gioca in prima squadra. Ingaggiato da SU Agen, originario di Blagnac con quattro selezioni con la nazionale portoghese, parla del declino del suo club e del suo futuro in Pro D2.

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Come hai vissuto la caduta del club?

Da ragazzo nel club non ero sotto i riflettori, quindi l’ho scoperto il giorno stesso andando agli allenamenti e leggendo gli articoli. È stato il manager delle speranze a comunicarcelo e il giorno dopo c’è stato l’incontro. È stato complicato dato che mi ero infortunato a inizio stagione e quindi avevo giocato poco. Mi sono fatta molte domande sul mio futuro. Fortunatamente, sono stato selezionato per il Portogallo, il che mi ha dato più tempo per giocare.

Cosa significa per te giocare con il Portogallo?

È motivo di grande orgoglio visto che è la nazionalità di mio padre. È stata un’esperienza incredibile, ho avuto la possibilità di giocare per la prima volta con mio fratello, è un momento che resterai dentro per sempre. C’era una certa sintonia tra noi durante le partite perché spesso mi stava vicino in campo, il che è stato molto piacevole.

Cosa significa per te il tuo acquisto per il club di Agen?

È un sogno da bambino per me evolvere nella categoria professionale. Per iniziare mi concentrerò sulla preparazione estiva per arrivare il più in forma possibile. L’obiettivo per me non è sedermi in panchina ma giocare e trovarmi un posto. So che non sarà necessariamente facile, ma mi piace questa sfida.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Tanto per cominciare, riuscire ad ottenere un posto nella prima squadra dell’Agen, il che non sarebbe male. Ma l’obiettivo finale sarebbe giocare un Mondiale con il Portogallo e, se possibile, con mio fratello. Considerato che si tratta di una delle competizioni più importanti del mondo del rugby, parteciparvi sarebbe davvero un sogno.

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