Più forte di Draper, Sinner raggiunge la prima finale a New York

Più forte di Draper, Sinner raggiunge la prima finale a New York
Più
      forte
      di
      Draper,
      Sinner
      raggiunge
      la
      prima
      finale
      a
      New
      York
-

Il numero 1 del mondo ha dominato il britannico 7-5, 7-6, 6-2 e giocherà la sua prima finale degli US Open contro Taylor Fritz o Frances Tiafoe con un secondo titolo Major nel mirino.

Il numero 1 al mondo ha concluso la grande serie del torneo a sorpresa Jack Draper. Dolorante. E anche se non ha perso un set, l'italiano ha fatto rispettare la sua classifica 7-5, 7-6, 6-2 in un combattimento sconnesso e deludente di 3 ore e 4. L'italiano, fisicamente più fresco, ha negoziato bene la partita decisiva del 2° set. Punterà al 2° titolo del Grande Slam domenica contro Frances Tiafoe o Taylor Fritz.

Sinner (di nuovo) entra nella storia del tennis italiano diventandone il primo rappresentante a raggiungere la finale a Flushing Meadows. Venerdì non ha giocato al meglio ma si è dimostrato nettamente superiore nei momenti chiave, come il tie break del secondo set. Bisogna dire che l'avversario è stato sminuito.

Dopo essere stato battuto per la prima volta nel primo set, Sinner ha fatto il break decisivo per portarsi in vantaggio per 6-5 e ha tenuto il suo gioco di servizio per vincere il primo set. In un match molto deludente in cui lo spettacolo non c'era, ci sono stati comunque alcuni punti spettacolari. Come quello sul 4-4 nel secondo set, Sinner è caduto, prima di rialzarsi e piazzare un sublime dritto vincente. Al cambio di campo, ha chiamato il fisioterapista per manipolare il suo polso sinistro. Draper, che aveva vomitato in campo poco prima, ha anche lui chiamato il medico e ha ripreso a giocare. Esausto, ha perso il filo nell'ultimo set e ha lasciato volare via Jannik Sinner. L'italiano ha vinto 34 delle sue 36 partite sui campi in cemento quest'anno. Le sue uniche due sconfitte gli sono state inflitte da Carlos Alcaraz (in semifinale a Indian Wells) e Andrey Rublev (nei quarti, a Montreal). È il re del duro lavoro.

-

PREV Primoz Roglic prende un'opzione
NEXT La squadra francese salta il ritorno, netta sconfitta in casa dall'Italia