I Giochi Olimpici non dovrebbero far esplodere i consumi… tranne che per birra e pizza

I Giochi Olimpici non dovrebbero far esplodere i consumi… tranne che per birra e pizza
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Dobbiamo aspettarci comunque che l’impatto sia maggiore nelle città che ospiteranno gli eventi, soprattutto a Parigi e più in generale nell’Île-de-France.
Joshua Resnick – stock.adobe.com

Secondo la società specializzata NielsenIQ, le Olimpiadi di quest’estate dovrebbero avere “un impatto limitato sul consumo di massa in generale” in Francia. Ma il meteo potrebbe far aumentare queste cifre.

Nonostante il rallentamento dell’inflazione, non dobbiamo aspettarci di vedere francesi e turisti spendere soldi in negozi durante le Olimpiadi. In uno studio pubblicato mercoledì, la società specializzata NielsenIQ prevede a “impatto limitato sui consumi di massa in generale” In Francia.

D’altro canto, alcuni prodotti alimentari potrebbero beneficiare di un effetto trainante grazie ai Giochi. NielsenIQ dice che si aspetta “ha naturalmente impatti positivi per le categorie “social”, conviviale e/o estiva, soprattutto dopo il clima misto nell’agosto 2023”, come avviene durante ogni grande evento sportivo. Dietro questa classifica troviamo le birre, che potrebbero vedere le loro vendite in aumento dal 10 al 20% nei negozi, le pizze (da +5 a +10%), le bevande piatte alla frutta (da +10 a +15%) e le gassate (da da +5 a +10%), o anche prodotti da aperitivo salati (da +8 a +12%).

E se gli atleti francesi riuscissero a sovraperformare ai Giochi, collezionando medaglie d’oro? NielsenIQ smorza un po’ le speranze di distributori e marchi: non si prevede alcun impatto aggiuntivo. I professionisti, invece, dovranno monitorare attentamente il cielo. “L’effetto meteorologico è più importante delle prestazioni degli atleti francesi”, sottolinea NielsenIQ. Il relatore illustra questa massima con i Mondiali di calcio: nel 2006, la Francia è arrivata in finale (con il risultato che conosciamo e il colpo di testa di Zinédine Zidane), eppure i consumi sono stati inferiori rispetto ai Mondiali del 2010, un vero trauma per i tifosi francesi con una pietosa eliminazione nella fase a gironi e lo sciopero dei giocatori a Knysna, in Sud Africa.

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Effetto meteorologico

Prima della Coppa del Mondo del 2014 in Brasile, NielsenIQ riassumeva questa osservazione in una frase: “Per i consumi in Francia, 3 gradi in più sono meglio di 3 gol di Karim Benzema in Brasile”. Anche quest’estate sarà così: “L’effetto meteo può portare un significativo surplus di crescita, da +0,5 a +1 punto di crescita aggiuntiva dei volumi per le categorie alimentari in caso di meteo favorevole durante la manifestazione”sottolinea l’istituto.

Se l’effetto sui consumi appare limitato su scala nazionale, dovremmo aspettarci che sia più significativo nelle città che ospitano gli eventi, in particolare a Parigi e più in generale nell’Île-de-France. Ad esempio, durante i Giochi di Londra del 2012, le vendite di beni di consumo sono aumentate in media dello 0,4% nel Regno Unito, ma del 5,3% a Londra. Inoltre, ovviamente, non solo i grandi negozi potrebbero beneficiare dell’effetto dei Giochi Olimpici: dovrebbero beneficiarne anche i caffè, gli hotel e i ristoranti, in particolare a Parigi. Soprattutto perché NielsenIQ lo evidenzia “Il 24% degli eventi si svolgerà durante l’orario dei pasti, tanto da suscitare il desiderio di condividere questi momenti nei bar, nelle brasserie o in altri pub”.

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