Come indicato da Ouest-France, il Ministero degli Interni sta studiando lo scioglimento della “Brigata della Loira”, il principale gruppo di tifosi dell'FC Nantes, coinvolto negli eccessi questo fine settimana. Ma questo inizio di “riflessione” non è affatto compreso da un buon numero di interlocutori.
Al termine di questo lunedì pomeriggio, i nostri colleghi dell'Ouest-France hanno accennato in un articolo al possibile scioglimento – deciso dal Ministero degli Interni – della “Brigata della Loira”, il principale gruppo di tifosi del Nantes, dopo i nuovi incidenti della fine settimana a La Beaujoire durante la partita di Ligue 1 contro Le Havre (sconfitta per 2-0 per l'FCN).
Secondo le nostre informazioni, questo scioglimento del gruppo di tifosi del Nantes è allo studio del Ministero degli Interni, che ha avuto poco assaggio delle nuove immagini di eccessi durante una partita di calcio. Uno studio è attualmente in corso e il ministero dovrebbe sapere nei prossimi giorni se esiste la possibilità legale (o meno) di proporre questo scioglimento.
“Attaccare frontalmente anche la Brigata della Loira è molto, molto rischioso”
Solo che questo inizio di “riflessione” da parte di Place Beauvau non è affatto compreso da un buon numero di interlocutori, anche membri dei servizi statali, in questo periodo in cui le autorità ricordano l'importanza delle sanzioni individuali.
Tutti si battono soprattutto per una sanzione nei confronti dei 70-80 tifosi che hanno preso parte agli incidenti dell'ultima giornata di Ligue 1. Insomma, per evitare l'ennesima sanzione collettiva, riservata piuttosto alla LFP. “Attaccare frontalmente la Brigata della Loira è molto, molto rischioso”, confida un buon conoscitore delle posizioni francesi. Questa volontà di sciogliere la “Brigata della Loira” era già emersa qualche anno fa, prima di rimanere lettera morta.
Ricordiamo che la “Brigata della Loira”, potente gruppo di sostenitori dell'FC Nantes, non è un'associazione dichiarata in prefettura, e lo scioglimento di questo “gruppo di fatto” potrebbe rivelarsi difficile per il ministro degli Interni, che ha recentemente ricordato RMC il suo desiderio di porre fine alla violenza nelle tribune francesi.
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