Durante la conferenza stampa pre-partita, Olivier Dall’Oglio ha menzionato per la prima volta la notizia a Montpellier: “Hanno superato il grande calo, ci sono stati stravolgimenti, quando un club viene stravolto così ci vuole tempo per rimettere le cose a posto. Ciò che dobbiamo temere tra loro sono le loro individualità. Sono individui forti della prima divisione, alcuni di loro li conosci da qui (Khazri, Nordin, Falaye Sacko). Alcuni sono capaci in ogni momento di segnare, fare gol e fare la differenza.”
Sarà inevitabilmente una partita speciale per l'allenatore del Saint-Etienne, che ha allenato il Montpellier, club della sua regione natale, tra giugno 2021 e ottobre 2022: “Sì, certo, sarà speciale, certo che quando giochiamo contro un club che conosciamo con giocatori che abbiamo avuto, è sempre speciale, ma quando inizia la partita viene subito dimenticato. È prima e dopo la partita che incontriamo le persone che abbiamo conosciuto, ma dopo, quando inizia, non rimane più niente. È la mia regione, il grande club della mia regione, anche un grande club a livello nazionale, quindi è speciale.”
Olivier Dall’Oglio ripercorre il suo breve periodo trascorso sulla panchina del MHSC: “Mi sarebbe piaciuto giocare lì, avrei potuto, come a Nîmes appunto. Ho lavorato in entrambi i club come educatore e come allenatore ma non ho potuto giocare lì. (…) Impariamo sempre cose, anche di fronte alle difficoltà. Quando sono arrivato, è stato un punto di svolta per l’MHSC, con l’uscita di grandi giocatori e l’arrivo di giovani come Estève e Wahi, che sono i ragazzi che siamo diventati grandi. È stato un periodo di transizione, purtroppo sono rimasto poco, questo è il rammarico che ho.”
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