Thomas Siniecki, Media365: pubblicato venerdì 22 novembre 2024 alle 16:16.
Non possiamo fermare il progresso, tanto meno a due passi dal 2025. Non c'è nemmeno più bisogno di uscire al freddo…
Louis Mouton, in conferenza stampa prima del Saint-Etienne – Montpellier, ha rivelato l'esistenza di un nuovo metodo per allenare i giocatori durante la settimana: quello della realtà virtuale che “aiuta non poco a raccogliere informazioni”, secondo il giovane centrocampista dei Verdi ( 22 anni) è tornato quest'estate dal prestito al Pau. “C'è un casco per i giocatori, penso che lo sia da quest'anno. Siamo in partita e, a seconda del nostro ruolo in campo, abbiamo palloni da giocare e dobbiamo prendere la decisione giusta, sapere dove sono i tuoi compagni di squadra devono fare i passaggi giusti e ottenere le informazioni giuste.”
“Calcola quante volte giri la testa correttamente, non solo se la giri tanto per girarla”
Il diretto interessato ha spiegato in precedenza di essere comunque progredito negli allenamenti con le coppe colorate per identificarsi, insomma, molto più antiquati, ma si vede quindi obbligato anche a stare al passo con i tempi. E la cosa non sembra disturbarlo affatto, forse anche perché viene da una generazione più giovane: “Calcola quante volte giri la testa correttamente, e non solo se la giri tanto per il gusto di girarla… Per me è due volte a settimana, ma penso che sia lo stesso per quasi tutti.”
Quindi presto il telelavoro anche per i giocatori? Senza ulteriori dettagli per il momento, immaginiamo che questo software sia stato sviluppato appositamente in collaborazione con i club affinché il risultato sia quanto più immersivo possibile, molto più avanzato rispetto ai software destinati al grande pubblico che spopolano nei diversi ambiti del tempo libero. . Un po' come i simulatori di F1 i cui segreti restano gelosamente custoditi all'interno dei team, e che senza dubbio non hanno nulla a che vedere con i videogiochi nonostante il loro realismo sempre più sorprendente.