Olivier Létang, presidente del LOSC, ha voluto chiarire il suo ruolo all'interno del club e rispondere alle critiche ricorrenti riguardo al suo stile di gestione.
Ho chiesto di entrare Dopo il piede su RMC, Létang ha respinto le accuse di interventismo, in particolare l'idea di imporre scelte tattiche o composizioni di squadra. Ha assicurato che Bruno Genesio, l'allenatore, beneficia di “totale libertà” nel suo lavoro.
Se ammettesse di essere presente durante gli allenamenti e di avere discussioni regolari con lo staff, queste sarebbero limitate ad argomenti come le prestazioni collettive e i valori del club. Létang insiste sul suo ruolo di garante dell'identità del Lille, affermando che deve reagire quando i principi del LOSC, come lo spirito combattivo e il rispetto per la maglia, sono minacciati.
Le critiche al suo coinvolgimento e alla sua presenza sui media, in particolare dopo il suo intervento pubblico dopo il pareggio contro il Nizza (2-2), riflettono un dibattito attorno alla sua dirigenza. Alcuni osservatori, come Karim Bennani, considerano le sue uscite a volte eccessive, ma Létang le giustifica con la sua voglia di difendere il club.
Al centro di questa controversia, Olivier Létang mantiene la sua rotta: vuole unire standard elevati, rispetto per i ruoli di ciascuno e ambizione, per portare il LOSC ai vertici rimanendo fedele ai suoi valori.
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