L'Olympique Lyonnais morirà?

L'Olympique Lyonnais morirà?
L'Olympique Lyonnais morirà?
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Venerdì sera, la Direzione nazionale di controllo e gestione (DNCG) ha annunciato la retrocessione precauzionale dell'Olympique Lyonnais a fine stagione se la sua salute finanziaria non migliorerà.

Grande club in pericolo. Dopo la retrocessione dei Girondins de Bordeaux in Nazionale 2, è il turno dell'Olympique Lyonnais di farsi minacciare.

La Direzione nazionale di controllo e gestione (DNCG) non è rimasta convinta del piano economico del presidente americano del club scomparso, John Textor. Non solo l'OL non potrà reclutare un solo giocatore durante la prossima finestra di mercato, oltre a controllare il libro paga, ma verrà retrocesso a fine stagione se non fornirà garanzie sulla ristrutturazione del debito dell'Aquila Football Group, la holding che possiede l'Olympique Lyonnais, stimata oltre 450 milioni di euro…

Il resto dopo questo annuncio

Già un piano di partenza

Imprenditore dello sport molto contestato, azionista di maggioranza dell'OL dal 2023 ma anche del club brasiliano Botafogo e del club belga Molenbeek, John Textor si è detto comunque ottimista dopo aver presentato venerdì il suo piano di ristrutturazione del debito alla DNCG. “Sono fiducioso nelle nostre cifre”, “raggiungeremo diverse centinaia di milioni di contanti nei prossimi mesi” ha dichiarato in particolare, puntando su afflussi di liquidità provenienti soprattutto dagli altri suoi club ma anche, secondo il quotidiano “L 'Équipe”, da una quotazione del gruppo alla Borsa di New York.

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“I commissari locali hanno guardato solo alla squadra di calcio francese e non hanno considerato le centinaia di milioni di dollari che arriveranno dalle diverse parti della nostra organizzazione”, ha comunque aggiunto, come per mettere in guardia dalla decisione della guardia di finanza.

Diritti tv molto inferiori a quelli sperati

Per John Textor il nemico è “un grande club legato al Qatar”, mentre l'obiettivo dell'OL è quello di arrivare in Champions League quest'anno. “Guadagniamo circa 90 milioni di euro all'anno dalla vendita dei giocatori”, ha detto. “Continuerà ma non preoccuparti, non sarà il tuo giocatore preferito, il miglior giocatore, se non avremo qualcuno che lo sostituisca e giochi ancora meglio”. Nel frattempo l'Eagle Football Group ha già messo in atto un piano di razionalizzazione dei costi accompagnato da un piano di partenze volontarie, mentre John Textor venderà la sua personale partecipazione nel club inglese Crystal Palace stimata in 40 milioni di euro. Non sono sicuro che ciò sia sufficiente, soprattutto perché la quantità di diritti televisivi è molto inferiore al previsto.

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