Prima di vivere la grande avventura di inizio stagione con la Fiorentina, anche Moise Kean a volte ha dovuto andare avanti nonostante i venti contrari. In un'intervista rilasciata a L'Atleticoil nazionale italiano ha ripensato ai suoi ultimi anni, e in particolare a quelli successivi al complicato periodo all'Everton. Ovviamente, la sua breve parentesi a Parigi ha segnato particolarmente lui, e in particolare alcuni giocatori… “Non giocavo per l'Everton ed è stato nei momenti difficili che ho capito che dovevo stringere i denti e allenarmi ancora più duramente. Poi si è presentata l’opportunità di andare al PSG (in prestito), mi sono trasferito lì e ho dato tutto quello che potevo.si rintraccia l'aggressore 24enne.
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“Possiamo solo imparare lavorando al fianco di campioni come Mbappé e Neymar. Anche se non vogliamo imparare, impariamo semplicemente guardandoli. E anche se diciamo a noi stessi: “Non posso togliere nulla dal loro gioco”, li guardiamo, vediamo cose che non sono normali e diciamo a noi stessi: “Voglio provare a farlo”. Sono stato molto fortunato a giocare con loro e mi hanno insegnato molto, soprattutto Mbappé e Ney. Ma c'erano altri giocatori come Leandro Paredes, Marquinhos e Presnel Kimpembe. Sapevano che non era andata bene per me all'Everton e mi hanno aiutato. Ti giuro che erano persone meravigliose, piene di cuore. Ho sentito l’amore intorno a me e grazie a questo ho avuto successo”.
Pub. IL 14/11/2024 14:00
– AGGIORNAMENTO 14/11/2024 19:24
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