Sostituto a sorpresa al PSG/Lens, Gianluigi Donnarumma ha parlato a lungo prima della partita con i media italiani elogiando in particolare la gestione umana di Luis Enrique.
Il PSG giocherà alla grande mercoledì sera contro l'Atlético Madrid in Champions League e la grande domanda pre-partita, in casa parigina, riguarderà l'identità del portiere italiano. Titolare da inizio stagione, infortuni esclusi, contro il Lens sabato è rimasto in panchina Gianluigi Donnarumma, preferito Matvey Safonov.
Il portiere russo, che aveva già giocato contro il Girona, continuerà mercoledì sera contro l'Atlético Madrid? Luis Enrique sarà sicuramente interrogato sull'argomento martedì nella conferenza stampa di vigilia. Sabato sera ha così giustificato l'esordio di Safonov contro il Lens.
“Sapevo le difficoltà che avremmo incontrato contro la pressione del Lens: pressione altissima, uno contro uno, con il portiere unico giocatore libero. E sono completamente ossessionato dall'idea che tutti i giocatori possano aiutare la squadra. Voglio che Safonov, Arnau (Tenas), Gigio (Donnarumma) siano pronti a giocare in qualsiasi momento e lo voglio tanto per i portieri quanto per i giocatori di movimento. È la mia ossessione e ci lavoro ogni giorno. »
Luis Enrique “fantastico dal punto di vista umano” secondo Donnarumma
In un'intervista rilasciata a SportMediaset la scorsa settimana, alla vigilia del PSG/Lens, Gianluigi Donnarumma è stato interrogato sul suo allenatore spagnolo e ha elogiato la sua gestione umana del gruppo parigino: “Ci dà tanto quotidianamente perché dal punto di vista umano è fantastico. Riesce a far esprimere ognuno di noi al meglio delle proprie possibilità, ci tiene tutti sulle spine e fa sempre in modo che nessuno si senta una seconda scelta. E' molto importante per il gruppo. »
E a livello calcistico Donnarumma ritiene che Luis Enrique lo sia “Un fenomeno e ci porta molto. Dobbiamo cercare di seguirlo il più possibile se vogliamo raggiungere risultati davvero importanti. » Un messaggio forte quello del portiere italiano, che in questa intervista ha parlato anche del suo status di leader del PSG, lui nuovo vice-capitano del club insieme ad Achraf Hakimi e Presnel Kimpembe.
“Sì, sento questa responsabilità, perché attualmente sono uno dei pochi che vivono qui da diversi anni. Sono quasi tutti ragazzi molto giovani, appena arrivati. Quindi sento la responsabilità di dare qualcosa ai nuovi arrivati. E poi per fortuna abbiamo un capitano (Marquinhos, ndr) che è qui da tanti anni e che svolge benissimo il suo ruolo di capitano, tiene tutti in riga, aiuta i nuovi giovani a crescere. Però mi sento un po’ responsabile perché penso di dover dare qualcosa anche ai nuovi ragazzi. »
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