Ancelotti al Real Madrid, è finita!

Ancelotti al Real Madrid, è finita!
Ancelotti al Real Madrid, è finita!
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L'allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti potrebbe sentirsi un po' più freddo rispetto al resto della capitale spagnola con l'avvicinarsi dell'inverno.

I Blancos non giocano come molti si aspettavano e il presidente Florentino Perez ha indicato Ancelotti come il principale colpevole.

Secondo un resoconto dettagliato di Alfredo Matilla su Relevo, una serie di frustrazioni cominciano a irritare l'allenatore del Real Madrid. Perez chiede un miglioramento urgente e immediato e, senza dirlo in faccia ad Ancelotti, ha assicurato che i mezzi con cui Ancelotti dovrebbe agire arrivino all'italiano attraverso altri canali.

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Perez non capisce perché il Real Madrid giochi così male, né con che atteggiamento giochi. L'atteggiamento nella sconfitta contro il Lille non era all'altezza ai suoi occhi, ed era furioso nell'apprendere che il Dortmund aveva corso 11 km in più dei Los Blancos nella partita di Champions League. Durante le sue visite allo spogliatoio, trova sempre più difficile nascondere le sue frustrazioni.

Il tecnico della squadra ritiene che con Kylian Mbappé, Jude Bellingham, Vinicius Junior e Rodrygo Goes, Ancelotti abbia risorse più che sufficienti per giocare un calcio migliore di lui. Rodrygo non ha bisogno, agli occhi di Perez, di essere il primo cambio e sacrificio nella formazione di Ancelotti, perché crede che i quattro giocatori possano giocare insieme. Ancelotti ha ammesso in privato a Perez di non aver ancora trovato la formula perfetta per risolvere i loro problemi.

Questa è una delle tante aree che preoccupano i dirigenti del Real Madrid. La facilità con cui gli avversari abbattono la loro difesa, la prestazione di Bellingham o la mancanza di tempo di gioco per Endrick Felipe e Arda Guler. La gerarchia del Santiago Bernabeu non capisce, viste le prestazioni che ha mostrato, perché giochi così poco e crede che la competizione debba spingere i titolari.

La cosa più frustrante di tutte è l’area centrale del centrocampo. Aurélien Tchouameni non convince più la dirigenza del club al di fuori di Ancelotti, e il rapporto dice che non dovrebbe sorprendere che il francese stia iniziando a passare molto tempo in panchina. Inoltre non pensano che Luka Modric sia la risposta, e pensano che il suo inserimento dovrebbe essere intermittente nelle partite importanti, mentre Bellingham ed Eduardo Camavinga dovrebbero tornare in aree più centrali, dove sono migliori.

Perez preferisce Camavinga, ma fatica a padroneggiare il centrocampo e commette ancora errori fondamentali. Il presidente, però, “odia” il fatto che Camavinga venga utilizzato come terzino sinistro, ritenendo che sia uno spreco del suo talento. Intanto chi sta intorno a Perez gli dice che lo stato di forma deludente di Tchouameni fa parte del sistema tattico, non delle sue capacità.

I dirigenti del club credono che questa sia la migliore squadra del Real Madrid nella sua storia, e come tale le prestazioni finora sono imperdonabili. L'allenatore italiano è in missione per garantire che il club migliori, con Rodrygo, Bellingham, Mbappé e Vinicius.

Questo resoconto ci ricorda sicuramente che Ancelotti non deve fare i conti solo con i problemi calcistici che gli si presentano, ma anche con la pressione che arriva dall'alto. Se c'è una cosa in cui Ancelotti è specializzato è gestire bene gli alti e bassi del Real Madrid, e ha già attraversato momenti difficili in passato. Le richieste provenienti dall’alto, se rispettate, lasciano però poco spazio di manovra.

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