La Spagna può guardare al futuro con il sorriso e un ottimismo più che legittimo. Campione d’Europa, La Roja conta tra le sue fila giovani particolarmente promettenti, già integrati nella prima squadra o che lo saranno nei prossimi mesi, come Pedri, Lamine Yamal, Gavi, Nico Williams, Samu Omorodion o Pau Cubarsi. Ma agli spagnoli sicuramente sarebbe piaciuto vedere il nome di Nico Paz in questa lista. Nato in Spagna da padre della nazionale argentina, Pablo Paz, poi formatosi nella Fabrica del Real Madrid, ha infine scelto di difendere l’Albiceleste piuttosto che La Roja, percorrendo ad esempio la stessa strada di Alejandro Garnacho. Ma una cosa è certa: né gli argentini né gli spagnoli si aspettavano di vederlo debuttare così velocemente nella selezione…
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Convocato da Lionel Scaloni per questa sosta in nazionale, l’uomo che quest’estate ha sostituito Manzanares con il Lago di Como si è già distinto tra i suoi connazionali che non necessariamente lo conoscevano. Durante la pesante vittoria della sua squadra contro la Bolivia (6-0), Paz è riuscito a partire titolare, entrando alla fine della partita (73esimo), e fornendo anche un assist a Lionel Messi che lo ha elogiato a fine partita. “È pazzesco e, al di là della sua età, ha una maturità impressionante ed è per questo che è qui, spero che continui a crescere e che noi possiamo aiutarlo. Si sentirà a suo agio perché abbiamo tanto pallone, è cresciuto giocando così e ha tantissima qualità”.ha lanciato La Pulga dopo l’incontro. Oltre all’assist per la stella della selezione, Paz ha mostrato anche grandi cose e ha messo in mostra tutto il suo talento.
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Un ritorno a Madrid?
Un’esplosione folgorante per il giocatore allenato da Cesc Fabregas, autore di 2 assist in 6 partite del campionato italiano. Nel giro di pochi mesi è passato dal Real Madrid Castilla nella D3 spagnola alla selezione campione del mondo. Molto tecnico, come un pesce nell’acqua tra le linee e un giocatore a cui piace muoversi con molta libertà per creare gioco nella metà campo avversaria, il suo profilo ricorda necessariamente quello del suo glorioso maggiore. Se la Spagna riesce a mordersi le dita, possiamo fare la stessa osservazione anche per il Real Madrid che oltretutto, a differenza della Roja, sembra non avere giocatori creativi tra il centrocampo e la linea offensiva in questa stagione. Ma i madrileni hanno ancora un certo controllo su di lui e possono sempre rimpatriarlo.
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Infatti, se vendessero l’argentino per soli 6 milioni di euro, manterrebbero il 50% dei suoi diritti, il che gli garantirebbe un bel assegno in caso di rivendita. Ma soprattutto hanno un’opzione di riscatto di circa 12 milioni di euro, valida per altri tre anni. Basti dire che non sarebbe sorprendente, se Nico Paz continuasse su questo slancio, vedere la squadra della capitale spagnola riportare indietro il giocatore. In attesa di un possibile ritorno a Valdebebas, potrà continuare a dimostrare, in Serie A come in nazionale, che l’Argentina non ha nulla di cui preoccuparsi in termini di successione generazionale…
Pub. IL 17/10/2024 19:03
Aggiornamento 17/10/2024 22:29