Partenza di Aliou Cissé: la mia prima lettura

Partenza di Aliou Cissé: la mia prima lettura
Partenza di Aliou Cissé: la mia prima lettura
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Aliou Cisse non è più l’allenatore della nostra Nazionale: un argomento per un intero popolo ma anche per gli appassionati di calcio di tutto il mondo.
Un tema del genere deve essere affrontato con cautela e saggezza, per evitare che ci faccia precipitare in una crisi con un impatto negativo sulle nostre performance future. Ciò mi porta innanzitutto a notare che, nello sport, il risultato ottenuto non è mai, in ultima analisi, quello di una persona ma bensì quello di un sistema. Per questo sono tra quelli che pensano che bisogna dare un obiettivo a un sistema e scomporlo in obiettivi specifici, in base ai suoi elementi costitutivi (gestione amministrativa, autorità di controllo, giocatori, pubblico, allenatori, ecc.). .

Questo approccio ha il vantaggio di esentarci da un processo in cui dimentichiamo la nostra responsabilità nei fatti in esame e ci poniamo come giudici.

Tenendo presente tutto ciò, penso che dobbiamo fare uno sforzo maggiore per effettuare una diagnosi intransigente del nostro calcio, altrimenti rischiamo di andare fuori tema o di accontentarci di un’analisi globalista.

Qualunque sia la nostra posizione riguardo alla partenza di Aliou, dobbiamo ricordare almeno i seguenti elementi:
1- sotto il suo magistero non sono stati segnalati casi di indisciplina nella tana;
2- questo ragazzo è un uomo che, certo, ascolta tutti ma ha il coraggio di rispettare le sue intime convinzioni e di assumersi la responsabilità;
3-Aliou Cissé non è mai stato antipatico nel reagire a certe critiche non sempre avvolte nella cortesia;
4- sa garantire la riservatezza delle informazioni che potrebbero minare la nostra morale. Ad oggi non ha né confermato né smentito i ritardi nel pagamento dello stipendio;
5 -è un ragazzo coraggioso che, anche costretto a letto, ha gestito la squadra.
In aggiunta a tutto ciò, i risultati ottenuti sul campo mostrano dei record, esaminando il nostro track record, dalla nostra adesione alla sovranità internazionale.
Tanto di cappello a te, caro campione!
Per quanto riguarda la decisione presa dal Ministero dello Sport, relativa al suo contratto, mi guardo bene da un’analisi affrettata e imprudente. Perché, solitamente, un’autorità prende una decisione sulla base di elementi non sempre in nostro possesso. Tenuto conto di quanto deciso, guardiamo al futuro prossimo e lontano. Da questo punto di vista spero fortemente che Ministero e Federazione trovino rapidamente un accordo sul seguito da dare a questa vicenda. Inoltre, prego affinché Aliou Cissé materializzi, senza indugio, il futuro della sua scelta.
Sportivamente.

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