Il VAR sorride agli incappucciati

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La partita aveva vissuto una vigilia incresciosa, come tutti sappiamo. Tamburi di guerra, interviste inopportune su media apparentemente seri, l’attenzione su Vinicius, il tutto circondato da social network dominati dalla teppicità di numerosi ultras materassi, disposti a infangare di minacce razziste un derby madrileno che, a suo tempo, si limitava a una rivalità tra vicini e familiari, ma quasi sempre incentrata su ragioni sportive.

Una vigilia di guerra che, almeno nel primo tempo, ha lasciato il posto ad un rispetto assoluto, diremmo addirittura ad un certo timore tra i due avversari. Sembrava uno scherzo tra il dentista e il suo paziente, quest’ultimo afferrando il dentista per le parti e dicendo “non ci faremo del male, vero?”

Tuttavia, il controllo della palla in ogni momento è stato delle meringhe, che hanno avuto 3 buone occasioni, tutte con tiri dalla media distanza, 2 dei quali di Valverde e un altro di Jude Bellingham dopo una bella combinazione tra Vinicius, Rodrygo e l’inglese. . Da parte dei locali, Araña Álvarez ha appena disturbato Courtois in un attacco sulla sinistra. Molta cautela da entrambe le parti e Busquets Ferrer fischia l’intervallo senza minuti supplementari.

L’Atleti è uscito con molta più aggressività e ha costretto un paio di corner e diversi arrivi in ​​area, ma in nessun caso con pericolo. Il Real si arretra, ma non ci sono occasioni finché Modric non serve, su calcio d’angolo, Rodrygo, che lancia un missile che sfiora la traversa. Dominio leggermente infruttuoso dei colchoneros mentre i difensori del Real Madrid bloccano più e più volte i tentativi di Griezmann, Álvarez e De Paul. Perché non ce n’erano, non c’erano quasi falli e l’arbitro aveva appena dato un cartellino a Modric per avergli pestato il piede.

In un contrasto di Vinicius, il nativo di Rio ha preso un fallo prezioso e un cartellino giallo al difensore centrale Lenormand. Modric ha calciato la punizione, Vinicius ha dribblato magistralmente De Paul e ha collegato con un cross che è caduto nel dominio di Militao, che ha tirato Oblak in mezzo a una nuvola di giocatori locali, sfiorando la palla contro Marcos Llorente che ha deviato quanto basta per confondere il portiere sloveno . .

È 0-1 per la squadra “che non gioca nulla”, ma che fino a quel momento non aveva concesso una sola occasione netta all’Atlético Madrid. Logicamente, il gol ha ferito la squadra di Simeone e ancor più i selvaggi nella retroguardia piena di tifosi del Frente Atlético, che hanno lanciato diversi oggetti contro Courtois, tra cui alcuni accendini. Tra i radicali, nelle immagini televisive si sono potuti vedere diversi indesiderabili che indossavano maschere, il che significa che i messaggi disastrosi sui social network erano penetrati in diverse persone senza cervello.

Incredibilmente, e qualcosa sta cambiando, il coraggioso arbitro Busquets ha deciso di sospendere temporaneamente la partita al 66′, appena due minuti dopo il gran gol di Eder Militao. La sospensione è durata quasi 20 minuti, fino all’annuncio al pubblico della ripresa della partita, con i giocatori già freddi per la tempestiva interruzione.

Nella ripresa si fa notare un tiro brillante di Vinicius che Oblak devia in angolo. Nei minuti successivi Gallagher e il Ragno si rivedevano le carte prima di essere sostituiti da Simeone. L’Atleti avrebbe giocato gli ultimi minuti senza quasi nessun attaccante, anche se paradossalmente il suo tiro migliore è stato realizzato dall’esterno Lino, che ha costretto Thibaut Courtois alla parata di ogni giornata.

Il Real Madrid non ha saputo giocare gli ultimi minuti, incomprensibilmente si è ritirato in difesa, sostituendo Modric e il più pericoloso, Vinicius, che ha portato Correa a pareggiare 1-1 per un’indecisione della difesa, con Mendy che ha rotto il tiro. Fuorigioco dell’argentino. Il guardalinee aveva annullato il gol per fuorigioco, ma il VAR ha sorriso agli incappucciati.

Una partita brutta e con poche occasioni, in cui il Real ha dominato contro un Atleti senza potenza di fuoco, e dove i bianchi hanno finalmente regalato due punti che hanno permesso loro di avvicinarsi a un punto dalla capolista Barcellona.

Llorente è stato espulso a un minuto dalla fine dopo un contrasto selvaggio, dopo aver subito un esaurimento nervoso non degno di un professionista. La brutta partita si è conclusa con un colpo involontario di Tchouaméni su Lenormand, che ha subito una commozione cerebrale.

Un’occasione persa per battere la classifica e portare i colchoneros a cinque punti, ma anche per punire un tifoso violento che ha finito per realizzare i peggiori presagi predestinati in un derby che diventa sempre più pigro e vergognoso da vivere, sia prima che dopo. durante la partita.

Il Real ha sofferto di mancanza di ambizione e inoltre l’interruzione non gli ha aiutato per niente. Non è la prima volta che il Real Madrid, impegnato a difendere un risultato così magro, non sa come farlo. Sarebbe stato meglio andare nettamente per lo 0-2.

La migliore – è perfino imbarazzante dirlo – è stata la decisione coraggiosa di un arbitro, Busquets Ferrer, che non sembra ancora contaminato dal negreirismo e dal CTA, e che ha lanciato un serio avvertimento ai violenti che si aggirano liberamente nel quartiere. di San Blas-Canillejas.

Immagini Getty

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