Il raduno nazionale affronta il commercio al dettaglio definendolo “falso duro”

Il raduno nazionale affronta il commercio al dettaglio definendolo “falso duro”
Il raduno nazionale affronta il commercio al dettaglio definendolo “falso duro”
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Le critiche sono contro il ministro dell’Interno. Il raduno nazionale ha infatti respinto sabato la nuova circolare di Bruno Retailleau sull’immigrazione, definendola “falsa dura”.

“Non dovresti lasciarti ingannare. Ciò che ci fa Bruno Retailleau in definitiva è né più né meno che spostare il tempo necessario per la regolarizzazione, cioè passare da 5 a 7 anni “, ha detto il deputato della deputata La Mosella e portavoce della RN Laurent Jacobelli.

Un inasprimento della circolare di Valls del 2012

Il ministro degli Interni, che rappresenta l’ala destra del governo di François Bayrou, ha presentato giovedì una nuova circolare che inasprisce le condizioni per la regolarizzazione degli immigrati privi di documenti. In particolare, si richiede un periodo di residenza di 7 anni contro i 5 anni della circolare di Manuel Valls del 2012 che finora vigilava sulle regolarizzazione.

“Sig. Retailleau è un falso duro duro, ma è un vero morbido perché è LR, perché da anni accompagnano l’immigrazione”, ha accusato la deputata del partito di Marine Le Pen. “Ciò che serve è dire chiaramente a tutti coloro che vogliono arrivare in Francia: se arrivi in ​​Francia illegalmente, non sarai mai regolarizzato. Altrimenti continueremo con le aspiranti pompe dei clandestini”, ha aggiunto, caldeggiando la cifra della regolarizzazione “zero”.

Per quanto riguarda le professioni in tensione, che impiegano molti migranti privi di documenti, Laurent Jacobelli ha chiamato gli stranieri che vorrebbero occuparle a presentare richieste di visto di lavoro.

La riluttanza di Yaël Braun-Pivet

Anche nel campo macronista la circolare non è stata accolta molto favorevolmente. Ciò “sopprime i criteri di regolarizzazione eccezionali e sistematizza l’OQTF (obbligo di lasciare il territorio francese). Ciò rischia di mantenere nell’illegalità molti stranieri perfettamente integrati e rispettosi dei valori della Repubblica”, ha affermato la presidente dell’Assemblea nazionale, Yaël Braun-Pivet, in un’intervista a parigino. “Dobbiamo essere coerenti ed equilibrati […] Non scoraggiate le persone che lavorano, si integrano e non presentano difficoltà”, ha aggiunto.

Il nostro fascicolo sull’immigrazione

Presentando la sua nuova circolare, Bruno Retailleau aveva assicurato venerdì che la regolarizzazione non era “un diritto” ma “una misura eccezionale”. Il testo precedente, la circolare di Valls, permetteva di regolarizzare circa 30.000 persone all’anno, e lasciava un margine di discrezionalità ai prefetti per concedere i titoli di soggiorno.

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