da un anno vendiamo meno nel Finistère

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Montaggio Côté Quimper

Pubblicato il

23 gennaio 2025 alle 18:27

“Ci aspettavamo che il mercato crollasse, ma alla fine abbiamo fatto solo un passo indietro. » Sono le parole rassicuranti di Audrey Lannon-Daubigny, notaio a Brest, durante la presentazione dei dati immobiliari 2024 nel Finistère. Il numero delle transazioni è in calo da tre anni, «anche se assistiamo ad un calo sempre meno forte», precisa Cyril Blanchard, notaio a Quimper.

Un calo del volume delle transazioni

Nel Finistère, 15 906 transazioni sono state effettuate nel 2024, con un calo del 18,7% rispetto al 2023. L’andamento segue le curve bretoni, e anche nazionali.

Il calo dei volumi di vendita ha portato a calo dei prezzi vecchie case e nuovi appartamenti. “Stiamo assistendo a un riaggiustamento del mercato”, osserva il professor Erwan Charles, economista e docente-ricercatore presso l’Università della Bretagna Occidentale.

Il prezzo medio di vendita di una vecchia casa è 205.500 euro nel Finistère, in calo del 2,1% su un anno. “Bisogna però fare un passo indietro e analizzare l’evoluzione su cinque e dieci anni. In realtà vediamo un aumento dei prezzi del 38,9% in cinque anni e del 52,2% in dieci anni”, continua l’economista.

Landerneau, una città popolare

L’aumento dei prezzi è “fenomenale” a Landerneau secondo i professionisti del settore. Il prezzo medio al mq2 di un vecchio appartamento è aumentato del 4,1% in un anno e di quasi il 70% in dieci anni. «La periferia di Brest è attraente. Come dimostra la costruzione del nuovo collegio, che potrà accogliere 480 studenti», afferma entusiasta Audrey Lannon-Daubigny, notaio a Brest.

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Brest, dove invece si nota il calo dei prezzi.

Dal lato di Quimper, il calo dei prezzi è piuttosto contenuto. Nell’ultimo anno è emerso un altro fenomeno, quello dell’aumento del numero di immobili in vendita.

“Oggi l’acquirente ha più scelta e presta più attenzione alla classe energetica della casa. »

Cyril Blanchard, notaio a Quimper.

Prezzi alti sulla costa

La costa continua ad attrarre con prezzi alti, ma al di sotto delle tendenze nazionali, e che tendono a scendere. Le coste hanno perso tra il 2,6% e il 6,7% del prezzo medio al m2 tra un anno. Le zone esposte a recessione costiera (ZERTC) non sono ancora prese in considerazione dai futuri acquirenti, “ci vorrà tempo, ma è una questione da non sottovalutare”, i professionisti si dicono rassicurati dalla situazione, ma mettono in guardia sullo stock che diventeranno insufficienti negli anni a venire.

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