sono tuttavia immensi successi

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Cultura delle notizie “Ho fallito la carriera” Questa star di Hollywood rimpiange 2 scelte della sua vita da attore: sono comunque dei successi immensi

Pubblicato il 21/01/2025 alle 12:40

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Da Pretty Woman a Oh, Canada, Richard Gere ha alternato successi popolari a progetti personali. Un viaggio segnato da rimpianti e da una costante voglia di rinnovarsi.

Riepilogo

  • Un attore leggendario
  • Ancora in piedi

Un attore leggendario

Nonostante una presenza più discreta negli ultimi anni, Richard Gere conserva il suo status di star di Hollywood riconosciuta e amata, a quasi mezzo secolo dall’inizio della sua carriera. Il suo ruolo in I raccolti del cielo (1978) di Terrence Malick, che gli piace particolarmente, segnò una svolta, seguita a ruota dalla sua straordinaria interpretazione in Gigolò americano (1980). L’attore ritiene però che la sua carriera abbia poi attraversato un periodo meno florido, ancor prima di ottenere i suoi maggiori successi al botteghino.

Paradossalmente, Richard Gere considerava due dei suoi più grandi successi commerciali, Bella donna et Ufficiale e gentiluomocome gli errori che hanno avuto un impatto negativo sul resto della sua carriera, riducendo, secondo lui, le opportunità per ruoli di qualità. Questa confidenza, fatta nel 1993 alla rivista Movieline, rivela la sua mancanza di entusiasmo iniziale per questi progetti, entrambi difesi dal produttore Jeffrey Katzenberg.

Per Richard Gere, Bella donna arrivò in un momento in cui aveva deliberatamente sospeso la sua carriera. La sua scelta di “fare altro” ha avuto un effetto boomerang, relegandolo in secondo piano e costringendolo metaforicamente a “strisciare” per ritrovare credibilità e suscitare ancora una volta l’interesse degli addetti ai lavori.


Ancora in piedi

A partire dagli anni ’90 si orienta verso progetti più in linea con le sue aspirazioni artistiche e personali. come Città estiva (1993) o addirittura L’idealista (1997) dimostrano questo desiderio di far parte di storie più ancorate e significative. Questa ricerca di autenticità ha influenzato anche le sue scelte fuori dal set, dove il suo impegno umanitario e la sua fede buddista hanno avuto un posto di rilievo.

Negli anni 2000, film come Chicago (2002), dove il suo ruolo di avvocato Billy Flynn gli è valso un Golden Globe, illustra la sua capacità di combinare popolarità e sottigliezza. Questo successo, però, non sembra averlo incoraggiato a tornare stabilmente alla ribalta. Preferendo progetti più modesti ma significativi, Richard Gere ha dedicato parte della sua recente carriera a film indipendenti come Tempo fuori di testa (2014) o Normanno (2016), che spesso riflettono temi sociali o esistenziali.

Richard Gere ha riallacciato i rapporti con il regista Paul Schrader, 40 anni dopo Gigolò americanoper il film Oh, il Canadapresentato in anteprima mondiale a Cannes lo scorso anno. Non è ancora nota la data di uscita in Germania.

Francia

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