Questo giovedì, 16 gennaio, Yoann Barbet è stato ospite sul canale Twitch del capitano
Cédric Yambéré. Con lui si è parlato di diversi argomenti e in particolare della carriera dell’ex capitano della
Girondini di Bordeaux. In particolare, è tornato al suo complicato ritorno al club nel 2022. Ha dovuto aspettare fino agli ultimi momenti della finestra di mercato per qualificarsi.
« Mi dico che è fantastico, che non c’è più. Firmo e una settimana dopo il passaggio del DNCG, per il club è morto, volevano retrocederlo. Mi dico ‘Cazzo, non è possibile…’ Mi stavo allenando, ero lì dal 23 giugno, dal primo giorno. Mi stavo allenando e lì vedo che la società è morta, fa appello ed è ancora morta. Lì ho detto al mio agente ‘Senti, voglio assolutamente restare ma per ogni evenienza cerca qualcosa perché se la società va giù non posso restare’. Giocheremo un’amichevole, non ne ero sicuro, niente, ma non importa. Mi sto allenando e non sai mai se devi essere pronto. Alla fine la società sta bene, siamo mantenuti ad una settimana dall’inizio del campionato. Mi dico che è perfetto, che stiamo per essere ufficializzati e infine, con Vital (Nsimba) non possiamo essere ufficializzati perché il libro paga è troppo alto, dobbiamo ridimensionare i giocatori per poterli registrare. . Ci diciamo che tra una settimana ne partiranno uno o due, che sarà bello. Poi una settimana, due settimane, tre settimane… Arrivi alla fine del mercato di fine agosto e ancora non siamo registrati. Ci chiediamo come lo stiamo facendo, come accadrà. Poi con Vital eravamo alla fine del contratto quindi abbiamo potuto firmare anche dopo la scadenza. Ma i giocatori sotto contratto, quelli acquistati o presi in prestito, dovevano essere firmati prima. Tutte le partenze sono avvenute negli ultimi giorni e abbiamo firmato alle 23:30. E se avessi le lacrime? Oh sì, era insopportabile. La pressione? È stata soprattutto la pressione perché alla fine dici che ce la farà, ma quando arrivi mezz’ora prima della fine del mercato, inizi a dirti che fa caldo. Se non funziona, ognuno ha fatto il suo mercato, hai rifiutato diversi club e ti ritrovi senza niente. Quindi è stato un sollievo. Dopo ci siamo chiamati con Vital e abbiamo detto: “basta, finalmente siamo giocatori e potremo giocare”. »