l’accompagnatrice e il suo complice transessuale derubano un cliente e finiscono in custodia di polizia

l’accompagnatrice e il suo complice transessuale derubano un cliente e finiscono in custodia di polizia
l’accompagnatrice e il suo complice transessuale derubano un cliente e finiscono in custodia di polizia
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Fu un incidente imbarazzante che tardò un po’ a confidare alla polizia. Un uomo è stato ricattato dopo un incontro con una escort in un appartamento a Colombes. Un appartamento dove, venerdì sera, lo sfortunato cliente è stato, secondo il suo racconto, rapito, minacciato e estorto. Un caso per il quale due sospettati sono stati arrestati sabato prima di essere posti in custodia di polizia.

Solo sabato sera, quasi 24 ore dopo il famoso incontro vero-falso, l’uomo, accompagnato da un amico, ha deciso di denunciare i fatti di cui diceva di essere vittima. Agli agenti di polizia ha spiegato di aver concordato un incontro, il giorno prima, con una prostituta tramite l’applicazione gratuita di messaggistica istantanea Snapchat. Un incontro al quale l’uomo si è recato non senza essersi premurato di inviare – preventivamente e su richiesta della giovane – una foto che lo ritrae completamente nudo. Una richiesta che il diretto interessato ammette di aver trovato strana ma alla quale ha comunque ottemperato. Con suo grande rammarico.

Perché se davvero l’accompagnatrice si trovava nel luogo dell’incontro – in un appartamento affittato su una piattaforma specializzata, avenue de Stalingrad, a due passi dall’autostrada A86 – non era sola. “Era accompagnata da un transessuale armato di coltello”, precisa una fonte della polizia.

Quest’ultimo avrebbe minacciato il cliente di distribuire la sua famosa foto nel dispositivo più semplice, su diversi social network, se non avesse pagato 300 euro. Una cifra che l’uomo ha finito per consegnare ai suoi aggressori prima di riuscire a lasciare l’appartamento. Gli agenti della stazione di polizia di Colombes sono quindi tornati lì questo sabato sera, dopo le confessioni della vittima. I due indagati, formalmente identificati dalla stessa vittima, si trovavano ancora sul posto e sono stati arrestati. Erano ancora quella domenica, nei locali del commissariato di Colombes.

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