La popolazione di sessantadue comuni del Nivernais sarà censita a partire da giovedì 16 gennaio, hanno annunciato i servizi dell’Istituto nazionale di statistica e di studi economici (Insee).
La raccolta di informazioni, utilizzata dall’INSEE per ricostruire l’immagine socio-demografica della Francia, durerà fino a sabato 15 febbraio nei comuni con meno di 10.000 abitanti e fino a sabato 22 febbraio negli altri. Il numero di abitanti permette di definire la dimensione dei consigli comunali, calcolare l’importo dei contributi statali alle comunità, ecc. In quanto atto civico, la partecipazione al censimento è obbligatoria sotto pena di una multa.
Sono possibili due tipi di risposta: per iscritto sui moduli cartacei distribuiti dai rilevatori oppure online sul sito ufficiale.
140 addetti al censimento
Le operazioni, supervisionate dall’INSEE, sono organizzate dai municipi dei sessantadue comuni di Niverne. Hanno reclutato 140 addetti al censimento con carte tricolori ufficiali, pronti a incontrare circa 34.700 residenti in 25.900 case.
Le informazioni da comunicare riguardano la natura dell’abitazione occupata e la composizione del nucleo familiare. Ma anche su ogni persona della famiglia sulla base di questionari individuali. Ai documenti, infine, è allegata una breve Indagine sulla famiglia per “descrivere l’intera rete familiare” e “i principali eventi della vita (uscita dalla casa dei genitori, data di inizio e fine delle unioni, ecc.)”. In totale, “il tempo di risposta stimato è di 15 minuti”, avverte l’INSEE.
I documenti cambiano quest’anno con tre nuove domande (è obbligatoria solo la risposta alla prima):
- sulla frequenza del telelavoro per “studiare il (suo) ricorso […] a seconda dei territori, delle professioni e delle attività, adeguare l’offerta di trasporto e le infrastrutture”?;
- l’origine dei genitori per “conoscere la diversità delle origini, anche a livello territoriale, studiare la varietà delle situazioni a seconda dell’origine, studiare la mobilità geografica nel corso delle generazioni”.
- Infine, sulle situazioni di disabilità per “misurarle”. […] in tutti i territori, conoscere le caratteristiche di queste popolazioni, adattare le politiche pubbliche a queste situazioni. »
I sessantadue comuni interessati dal censimento: Aligny-en-Morvan, Anthien, Asnan, Béard, Beaulieu, Beuvron, Blismes, Brassy, Bussy-la-Pesle, Chalaux, Champlemy, Champlin, Champvert, Chateauneuf-Val-de-Bargis, Chevannes-Changy, Chevenon, Cizely, Clamecy, Colméry, Corancy, Cosne-sur-Loire, Diennes-Aubigny, Fléty, Gâcogne, Gouloux, Guipy, Imphy, Isenay, Larochemillay, Lormes, La Machine, La Maison-Dieu, Marigny-l’Église, Maux, Mesves-sur-Loire, Mhère, Moissy-Moulinot, Mont-et-Marré, Moussy, Narcy, Nevers, Oudan, Pazy, Planchez, Pouilly-sur-Loire, Rouy, Saint-Andelain, Saint-Éloi, Saint-Firmin, Saint-Léger-de-Fougeret, Saint-Martin-d’Heuille, Saint-Martin-du-Puy, Saint-Parize-le-Châtel, Saint-Père, Saint-Pierre-du- Mont, Saint-Vérain, Savigny-Poil-Fol, Sémelay, Tintury, Tronsanges, Vaux d’Amognes (Ourouër) e Villiers-sur-Yonne.