Se la difficoltà di un dossier si misurasse dal numero di incontri necessari per concluderlo, cosa diremmo del trattamento dei rifiuti a Valorizon? Gli eletti del sindacato dipartimentale sono stati convocati anche questo mercoledì 15 gennaio dal presidente Ludovic Biasotto. Il rappresentante eletto del Cantone di Lavardac ha presentato in questa occasione i quattro scenari previsti per far fronte ai costi più che mai in salita.
Il 29 gennaio, durante il prossimo comitato sindacale, dovranno scegliere, a malincuore, tra un aumento di 43, 47, 51 o 63 euro per una tonnellata di rifiuti domestici trattati. Attualmente è a 191 euro. “Questo voto sulle tariffe precederà quello sul bilancio qualche giorno dopo. Escludono le tasse ed escludono il TGAP”, precisa il presidente. Questa tassa generale sulle attività inquinanti aumenterà da 65 a 70 euro. Una maggiorazione sempre a tonnellata, poiché la Regione non ha raggiunto gli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti imposti dallo Stato.
Interesserà tutti i territori aderenti a Valorizon. Oppure l’intero dipartimento, escluso l’agglomerato di Agen. In questa comunità che ha un inceneritore, mentre dalla parte del sindacato dipartimentale seppelliamo i rifiuti a Monflanquin o li spediamo, il TGAP è molto più basso.
Contesto sfavorevole
Quale scenario verrà scelto a fine mese? “La questione è anche se uno dei quattro verrà selezionato. I membri del comitato hanno ora 15 giorni davanti a sé per riflettere», sottolinea Ludovic Biasotto, che sa che il contesto è ancora meno favorevole ora che le comunità dei comuni stanno passando alla tassa incentivante.
«Si chiede ai residenti di pagare di più anche se producono meno e differenziano sempre di più, con un servizio in calo da quando è cessata la raccolta porta a porta», aggiunge il residente di Lavardacais. E come non immaginare che, per gli eletti locali, la vicinanza delle elezioni comunali del marzo 2026 non possa influenzarli al momento della presa della decisione?
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