Il cellulare è tornato sul territorio, mercoledì 8 gennaio alle Villegly nel parcheggio della sala polivalente e giovedì 9 gennaio ore Montolieu tutto il giorno. Una trentina di pazienti, di età compresa tra 50 e 74 anni, avevano preso appuntamento in ciascun comune per beneficiare di un vero e proprio esame clinico da parte del medico di base con palpazione seguita da mammografia. Un test gratuito e indolore che richiede meno di 20 minuti.
Prevenzione
Questo sistema mira ad andare direttamente incontro alle pazienti per prevenire il cancro al seno, che è il più comune nelle donne e costituisce la principale causa di mortalità per cancro.
Nel Paese, solo il 36% delle donne in questa fascia di età si sottopone a mammografia ogni due anni. Una cifra estremamente bassa che giustifica pienamente questa iniziativa. “Molte donne hanno difficoltà a ottenere un appuntamento. C’è anche una popolazione precaria che non ha necessariamente l’idea di effettuare questi esami preventivi”. confida Marie-Laure Rouzaud, direttrice dell’animazione territoriale dell’Agenzia regionale della sanità (ARS).
Un semirimorchio
L’ARS ha finanziato il servizio mobile affidato all’associazione di prevenzione mobile dell’Ariège, creata appositamente dagli operatori sanitari della Comunità sanitaria territoriale professionale dell’Ariège-Pirenei (CPTS).
Un semirimorchio lungo più di 16 m che attraversa tre dipartimenti: Ariège, Aude e Gers. Così ogni mese si ferma nell’Aude per diverse date, tra cui le ultime cinque tappe a novembre a Bram, Cuxac-Cabardès, Conques-sur-Orbiel, Rieux-Minervois e Carcassonne al centro sociale e culturale Jean-Montsarrat du Viguier.
Carcassonne Agglo è pienamente coinvolta in questa operazione, realizzata con il CPTS, per dare risposte alla desertificazione medica, come confermato da Bruno Giacommel, vicepresidente aggiunto per la sanità e l’accesso alle cure di Carcassonne Agglo: “Questo dispositivo permette di portare la radiologia ai pazienti delle zone rurali. Povertà e problemi di mobilità non sempre consentono l’accesso alle cure. L’mmmobile, ma anche il centro medico Dalia, che abbiamo allestito per i malati cronici senza medico curante , il teleconsulto o anche i futuri medici di base che l’Agglo impiegherà, sono diverse soluzioni previste per rispondere a questo problema.
I beni mobili torneranno sul territorio una marcia, dopo una visita ad est del dipartimento a febbraio.