l’Agenzia del Farmaco rafforza le restrizioni per la consegna dei farmaci antiepilettici

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Certificato di informazione condivisa, prescrizione da parte di uno specialista… Da lunedì questi farmaci a base di valproato e derivati, sospettati di comportare rischi per il feto, saranno regolamentati più strettamente.

Pubblicato il 01/06/2025 07:44

Aggiornato il 01/06/2025 07:44

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In Francia, circa 160.000 uomini assumono farmaci a base di valproato. (GARO/PHANIE tramite AFP)

Da lunedì 6 gennaio, la Francia stringerà nuovamente la consegna di farmaci antiepilettici, come il Dépakine. Da anni sono noti i rischi di malformazioni e disturbi dello sviluppo neurologico nei bambini le cui madri hanno assunto questi farmaci prima e durante la gravidanza.

Ma il sospetto ora cade anche sui padri curati per l’epilessia. Si tratta in particolare di informarli meglio che l’Agenzia per la sicurezza dei medicinali sta rafforzando le condizioni per la prescrizione di questi farmaci.

Da quello che abbiamo chiamato “Lo scandalo Dépakine“, il dato è noto: le donne che assumono farmaci antiepilettici a base di valproato rischiano di partorire bambini con malformazioni o disturbi del neurosviluppo, vale a dire autismo e disturbi disfunzionali. Ma da allora, gli uomini che assumono anche questi farmaci si chiedono.

Questo è particolarmente il caso di Jean-Marc Laurent. Questo padre ha collegato il caso di sua figlia Margaux, che oggi ha 16 anni e soffre di disturbi cognitivi. “Come uomo, mi sono detto, perché non dovrebbe essere trasmessa da un uomo a una donna incinta?” spiega.

Ed è proprio ciò che sostiene Marine Martin, informatore e presidente di Apesac, associazione delle vittime di Dépakine. “Sospettiamo un fenomeno epigenetico, quindi una fecondazione tramite lo sperma che verrà trasportato nel grembo della futura madre e che avvelenerà il feto in via di sviluppo”spiega.

Anche se nulla è completamente provato, uno studio scandinavo dimostra che, statisticamente, gli uomini che assumono valproato hanno un rischio maggiore di avere figli con disturbi dello sviluppo neurologico. L’Agenzia per la sicurezza dei medicinali sta quindi modificando le condizioni di accesso a questi medicinali per gli adolescenti e gli uomini che potrebbero avere figli. La prima prescrizione deve essere fatta da uno specialista, neurologo, psichiatra o pediatra e i pazienti devono essere meglio informati, spiega Marine Martin.

“Ci sarà un modulo di convenzione di cura che informerà di questa percentuale di rischio, una scheda paziente attaccata sulla scatola di Dépakine, un libretto che il neurologo dovrà consegnare al paziente e dovrà informarlo dei rischi per i discendenti e cambiare il suo trattamento se quest’uomo desidera avere figli”.

Marino Martino

su franceinfo

Un notevole passo avanti per Jean-Marc Laurent, questo “Dapa Dépakine” che milita anche all’interno dell’associazione Apesac “Tanto meglio se possiamo evitarlo perché è una sofferenza eterna per genitori e figli. Se lo avessi saputo allora non avrei corso il rischio di avere figli”confida.

Ad oggi, in Francia, circa 160.000 uomini assumono farmaci a base di valproato.

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