“Normalmente abbiamo tre tifosi, ad un certo punto abbiamo perso il primospiegò l’alsaziano del deserto di Bisha. Abbiamo perso la ventola in precedenza, ha iniziato a surriscaldarsi e ha ridotto la potenza. Siamo riusciti a trascinarci così, poi abbiamo perso un secondo ventilatore, quindi si stava davvero surriscaldando. Ci siamo fermati su ogni duna, aspettando che si raffreddasse per poter prendere slancio e scalare quella successiva. C’era davvero un grosso bug elettronico. Ancora una volta i problemi sono ricaduti su di me. Sono decisamente maledetto.
Anche se ci sono ancora molti chilometri da ingoiare da qui all’arrivo finale di Shubaytah e la partita è lungi dall’essere fatta in una Dakar 2025 che si preannuncia tanto indecisa quanto strategica, non è mai bene perdere più di 30 minuti sul gruppo di testa nel quale troviamo uno dei compagni di squadra di Loeb, il formidabile Nasser Al-Attiyah.
gabbianoIl mio navigatore Pablo Moreno è il re dell’intraprendenza e ha rimesso in funzione l’auto di Seb e Fabian.
In scuderia sarà fondamentale, nei prossimi giorni, avere un equipaggio in grado di venire in aiuto ai capitani delle squadre. Loeb e Lurquin sono così fortunati nella loro sfortuna di aver potuto contare sull’aiuto forse salvifico della terza Dacia guidata dalla femmina Cristina Gutiérrez.
“Quando Seb e Fabian avevano problemi, noi ci fermavamo per aiutarli, spiega lo spagnolo. Per fortuna il mio navigatore Pablo Moreno è il re dell’intraprendenza, un vero MacGyver! È riuscito a rimettere in funzione la loro auto. Ci siamo fermati tre volte per riparare e casualmente sono molto contenti perché sono riusciti a raggiungere il penultimo bivacco come noi, e questo lunedì dovrebbero partire in linea di principio senza problemi. Sicuramente hanno perso tempo, ma non così tanto”.
Se Loeb e Lurquin riusciranno a tornare al vertice, avremo un grosso debito con la Dacia nei confronti del signor Moreno.